Nel programma degli incontri di domenica validi per la 14^ giornata di Serie finisce 1-1 il lunch match tra Lecce e Bologna. Succede tutto nel secondo tempo: alla splendida punizione di Lykogiannis per il vantaggio degli ospiti risponde Piccoli dagli undici metri. Tanti gol e spettacolo nei due match delle 15.00: la Fiorentina ne fa 3 alla Salernitana, Udinese e Verona chiudono 3-3. Alle 18.00 al Mapei Stadium la Roma vince in rimonta 2-1 contro il Sassuolo e nel posticipo l’Inter cala il tris al Maradona e torna capolista.
Lecce-Bologna 1-1 ore 12.30
Le prime sorprese della gara arrivano già dalle scelte ufficiali dei due allenatori: Thiago Motta sceglie di mandare in panchina Joshua Zirkzee per un problema muscolare accusato nel corso della settimana, con il Bologna costretto almeno inizialmente a rinunciare ad uno dei calciatori simbolo di questo strepitoso inizio. La prima occasione della sfida è a favore del Lecce, con Dorgu che colpisce al volo con il mancino sugli sviluppi di un calcio d’angolo: bravo Skorupski a respingere in angolo. Tra il 24’ e il 31’ sono ancora i giallorossi protagonisti, con Gonzalez pericoloso in un paio di occasioni: prima con una conclusione potente e centrale, poi eludendo la copertura di Kristiansen su un cross di Banda, prima di calciare a lato del portiere. La prima opportunità del Bologna arriva poco prima dell’intervallo, con Ndoye che calcia con il destro trovando l’ottima risposta di Falcone.
Dopo i primi quindici minuti dall’inizio del secondo tempo, Thiago Motta in unico slot cambia la squadra con quattro sostituzioni, mettendo in campo Moro, Freuler, Zirkzee e Lykogiannis. È proprio quest’ultimo a sbloccare finalmente il match, con un perfetto calcio di punizione che regala il vantaggio ai suoi al minuto 68’. Al 76’ è ghiotta l’occasione per il raddoppio del Bologna, con Ndoye anticipato dall’uscita di Falcone. Con il passare dei minuti gli uomini di Thiago Motta hanno diverse occasioni per colpire in contropiede, come nel caso di Urbański, che calcia con il destro trovando ancora una volta un ottimo Falcone. La gara sembra scivolare via a favore degli emiliani, quando in pieno recupero ciò che accade ha dell’incredibile: Falcone avanza sul calcio d’angolo in favore dei giallorossi, procurando il calcio di rigore per i suoi per un contatto con Calafiori. Inizialmente non concesso per fuorigioco, Doveri verifica al VAR lo sviluppo dell’azione: nessuna posizione di offside e calcio di rigore concesso ai pugliesi. Dal dischetto va Piccoli che trasforma con freddezzal’1-1 finale. (g.r.)
Fiorentina-Salernitana 3-0 ore 15.00
All’Artemio Franchi la Fiorentina reduce alla sconfitta del turno scorso contro il Milan, ospita la Salernitana che viene dalla vittoria contro la Lazio e deve approfittare della sconfitta del Cagliari all’Olimpico per tentare di risalire la classifica.
Rispetto alla gara di Conference contro il Genk Vincenzo Italiano rivoluziona la squadra: torna tra i pali Terracciano, maglia da titolare anche per Kayode, Milenkovic, Ranieri, Bonaventura, Arthur, Sottil e Beltran. Inzaghi sceglie la difesa a 3 con Daniliuc, Fazio e Pirola.
L’avvio è scoppiettante con un’occasione per parte nei primissimi minuti: prima pericolosa la Viola con Beltran, rispondono i granata con Ikwuemesi inizialmente preferito a Dia.
Al 4′ l’episodio che apre la gara. Il difensore dei campani Pirola stende in area di rigore Arthur pescato da uno splendido tacco ancora di Beltran. L’arbitro Tremolada indica subito il dischetto. Della battuta si incarica proprio l’argentino che di destro buca Costil che pure aveva intuito l’angolo.
Il portiere granata salva i suoi un minuto più tardi smanacciando un colpo di testa di Ikoné deviato da Bradaric, ed è ancora provvidenziale su un tiro di Duncan indirizzato all’incrocio dei pali. Nulla può al 17’ sul destro a giro di Sottil che prima tocca la traversa e poi finisce in rete per il 2-0 dei padroni di casa. Per le statistiche, l’attaccante viola non segnava in Serie A dal gennaio 2022.
La Salernitana è ormai in balia della squadra di Italiano che non accenna a fermarsi e sfiora in più occasioni il terzo gol sventato da un sempre attento Costil. I granata si rendono pericolosi solo al 42’ con un calcio di punizione guadagnato da Kastanos che però Candreva spreca. Il primo tempo si chiude con la Fiorentina meritatamente in vantaggio per 2-0.
Nella ripresa Inzaghi prova a cambiare qualcosa ripartendo con Dia al posto di Kastanos a far coppia d’attacco con Ikwuemesi. Il nigeriano al 47’ ha l’occasione per accorciare le distanze ma il colpo di testa si ferma sulla traversa. Sottil prova a rispondere 5 minuti più tardi ma la conclusione si perde a lato. E’ il preludio al terzo gol della Viola: Duncan recupera palla e innesca Sottil, cross per Jack Bonaventura sul secondo palo e rete del definitivo 3-0 al minuto 56.
Inzaghi prova a cambiare ancora per dare una scossa ai suoi ma il tentativo non produce effetti. Anzi, ci sarà ancora spazio per due interventi di Costil, il migliore tra i campani nonostante le 3 reti incassate, che nega il poker a Ikonè e Nzola e per Bradaric che sporca i guanti di Terracciano per l’unica parata della gara.
Finisce 3-0. Un successo che porta la Fiorentina al quinto posto a un solo punto dal Napoli quarto. La Salernitana crolla ancora ed è sempre più ultima.
Udinese-H. Verona 3-3 ore 15.00
Allo stadio Friuli i padroni di casa dell’Udinese affrontano il Verona distanziato di soli 2 punti. Partita delicata per il tecnico dei veneti Marco Baroni per il quale la società starebbe pensando alla sostituzione con Daniele De Rossi. I friulani cercano la vittoria per staccare la zona retrocessione, i gialloblù, dopo il pareggio nell’ultima turno contro il Lecce, hanno bisogno di punti per risalire dal penultimo posto in classifica.
In avvio di gara le squadre si studiano e si affrontano principalmente a centrocampo. L’Udinese perde Success al 10’ per infortunio ma al 16’, alla prima vera occasione, passa in vantaggio con Kabasele bravo a deviare in rete l’ottima punizione calciata da Samardzic. Il Verona si fa vivo al 22’ quando Coppola svetta di testa sugli sviluppi di un corner ma la palla esce di poco sopra la traversa. La squadra di Baroni prova ad alzare il baricentro e i ritmi di gioco, ne approfittano i bianconeri di Cioffi che alla mezz’ora trovano il raddoppio con il subentrato Lucca che riceve e batte di prima intenzione Montipò.
Appena cinque minuti più tardi l’Hellas ha la grande chance per accorciare su calcio di rigore concesso dall’arbitro Maresca per fallo di mano in area di Kabasele. Djuric va dagli 11 metri e batte Silvestri che non arriva sul pallone di pochissimo. Si va al riposo sul punteggio di 2 a 1 per i padroni di casa.
Dopo lo scoppiettante primo tempo il secondo comincia con ritmi ancora più alti con continui ribaltamenti di fronte. Il Verona sembra metterci qualcosa in più e viene premiato al 61’: un lungo lancio di Suslov trova prontissimo Ngonge. Spettacolare rovesciata del belga che lascia impietrito Silvestri e riporta la partita in equilibrio. L’Udinese non molla va vicina al nuovo vantaggio con Pereyra fermato da un super Montipò. Il sorpasso arriva al 72’ con Lucca che di testa trova la doppietta ben pescato da Thauvin.
Sul 3-2 il Verona accusa il colpo e lascia il campo all’Udinese che va vicina anche alla quarta rete in altre due, la più nitida è il palo colpito da Thauvin. Nel lungo recupero concesso da Maresca il Verona trova le energie per trovare per la terza volta il pareggio. Succede al minuto 98: Ngonge butta palla in area, Silvestri esce a vuoto ed Henry lo punisce di testa per il 3 a 3 finale.
Partita bella e spettacolare che però, in termini di classifica, produce un pari che serve a poco alle due squadre: l’Udinese resta sedicesima a 12 punti, il Verona diciannovesimo a quota 10 punti in piena lotta retrocessione. (s.p.)
Sassuolo-Roma 1-2 ore 18.00
Al Mapei Stadium si affrontano il Sassuolo reduce dalla vittoria di Empoli e la Roma che viene dalla vittoria in campionato contro l’Udinese e il pareggio in coppa contro il Servette. Dionisi conferma il 4-2-3-1 Thorstvedt trequartista alle spalle di Pinamonti, a completare il tridente sulla trequarti con Laurientè e Berardi. In difesa riproposto Tressoldi. Mourinho lascia Pellegrini e Aouar in panchina, conferma Bove a centrocampo con Paredes e Cristante, in attacco da spazio ancora una volta alla coppia Dybala-Lukaku.
Roma da subito in controllo della gara con Dybala molto vivace già dai primi minuti. Al 10′ l’argentino produce la prima conclusione pericolosa su servizio di Spinazzola che Consigli neutralizza in due tempi. Il Sassuolo produce una manovra lenta e compassata che non trova sbocchi, ma al 25′ riesce a concretizzare al meglio la prima occasione creata con Matheus Henrique che su un tiro sporco di Berardi sbuca sul secondo palo e sotto misura sblocca il risultato. Subito il gol la Roma stenta a organizzare manovre pericolose, il possesso palla è sterile e non porta a situazioni degne di nota. Bisogna arrivare al 40′ per annotare una azione pericolosa della Roma: è ancora Dybala con un bel sinistro a giro a impegnare Consigli dopo l’appoggio di Lukaku ben imbeccato in area da Ndika. Risponde il Sassuolo al 43′ con Thorstvedt che servito in area conclude senza impensierire più di troppo Rui Patricio.
La Roma torna in campo per la ripresa con Asmun e Kristensen per Bove e Karsdorp, la pressione della squadra giallorossa è evidente ma non si concretizza in conclusioni pericolose tali da impensierire Consigli. Al 53′ Roma vicino al pari con Lukaku che bene servito da Azmun conclude senza troppa convinzione e si fa neutralizzare la conclusione da Consigli. Al 56′ è Azmun a concludere male da posizione vantaggiosa servito bene da Mancini con un lancio di 30 metri. Il Sassuolo rimane in dieci al 62°, è Boloca a intervenire pericolosamente su Paredes, Marcenaro prima estrae il giallo, poi dopo il richiamo alla Var espelle il giocatore neroverde. Al 75′ rigore per la Roma, Kristensen viene atterrato in area da Erlic, sul dischetto va Dybala che batte Consigli alla sua sinistra e fa 7 su 7 dal dischetto in giallorosso. All’82′ Roma avanti, l’esterno servito sulla corsa da un suntuoso tacco di Dybala entra in area e batte di sinistro, palla deviata che diventa imprendibile per Consigli. La reazione del Sassuolo arriva al 86′ con Racic ma il suo tiro è alto sulla traversa. Ci riprova Racic all’88′ con lo stesso risultato: palla alta. Mercenaro concede 7 minuti di recupero, al 94′ è ancora la squadra giallorossa a essere pericolosa con Pellegrini, servito da uno scatenato Kristensen, che si fa respingere la conclusione da Consigli.
Finisce qui, per la Roma 6 le vittorie nelle ultime 8 partite e sorpasso su Fiorentina e Bologna che nel pomeriggio l’avevano sorpassata in classifica.
Napoli-Inter 0-3 ore 20.45
Successo, bel gioco e primo posto in classifica per l’Inter. I nerazzurri vincono e convincono sul campo del Napoli e rifilano tre reti alla squadra campione d’Italia. Nella prima frazione regna l’equilibrio fino al super gol di Chalanoglu. Nella ripresa il Napoli ci prova ma prima Barella firma il raddoppio e poi Thuram chiude i conti. Prima sconfitta interna per Walter Mazzarri sulla panchina partenopea.
Inizia la gara e i padroni di casa si rendono subito pericolosi con Elmas ma Sommer risponde presente. Napoli molto aggressivo nei primi minuti con l’Inter in attesa. La squadra ospite si affaccia in avanti al 13’ con Thuram, la sua conclusione finisce in rete ma il gol viene annullato per fuorigioco. Nella fase centrale della prima frazione, la squadra di Inzaghi prende in mano il controllo delle operazioni aumentando la pressione. La prima vera opportunità per l’Inter arriva al 25’ con Lautaro Martinez, la deviazione di Rahmani salva il Napoli. I campioni d’Italia tornano a rendersi pericolosi al 36’ con Politano ma la sua conclusione si stampa sulla traversa. Immediata appena due minuti dopo arriva la risposta interista: girata in area di rigore di Lautaro Martinez e super parata di Meret. Arrivati al 44’ con la sfida in equilibrio arriva il vantaggio dei nerazzurri: Chalanoglu calcia da fuori e batte un incolpevole Meret. I primi 45’ di gioco terminano con l’Inter avanti di una rete grazie alla perla di Hakan Calhanoglu.
Inizia la ripresa e, complice anche il punteggio, gli ospiti lasciano l’iniziativa al Napoli in attesa di una ripartenza. Al 57’ i padroni di casa vanno vicinissimi al pari con Kvaratskhelia ma Sommer risponde da campione e devia in angolo. Proprio nel miglior momento degli azzurri l’Inter trova il raddoppio: al 62’ ripartenza fulminea dei nerazzurri con Lautaro Martinez e servizio al centro per Barella, il centrocampista dribbla Ostigard e manda il pallone alle spalle di Meret. Subita la seconda rete il Napoli rischia di sbandare e al 67’ Lautaro Martinez manca il terzo gol da ottima posizione. Poco più tardi prova a scuotersi il Napoli con Oshimen, il colpo di testa del nigeriano termina di poco a lato. La seconda rete interista ha gelato il Maradona e smorzato l’entusiasmo dei calciatori del Napoli. Nel finale la squadra di Simone Inzaghi amministra il doppio vantaggio senza concedere occasioni ai partenopei e all’86’ cala il tris con Thuram, bravo a sfruttare l’assist di Cuadrado.
La sfida termina con il largo successo dell’Inter, primato in classifica ristabilito e vittoria di maturità per i nerazzurri che mandano un chiaro segnale alla Juventus e alle altre pretendenti.
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