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Serie A: 14^ giornata, le gare di sabato

Pari tra Genoa ed Empoli, vittorie per Lazio e Milan

Negli anticipi del sabato validi per la 14^ giornata di Serie A pareggio a Marassi tra Genoa e Empoli; la Lazio vince contro il Cagliari ma non convince ed esce tra i fischi dell’Olimpico. Nel posticipo serale un Milan largamente rimaneggiato ne fa 3 al Frosinone e reagisce alla sconfitta con il Borussia Dortmund in Champions League.

Genoa-Empoli 1-1 ore 15.00

Occasione persa per il Genoa a Marassi contro l’Empoli. Il Grifone non riesce a gestire il vantaggio firmato Malinovskyi nel primo tempo, con i toscani che agguantano il pari a 20’ dal termine grazie al primo gol in campionato di Cancellieri.
La gara viaggia a ritmi bassi fino al minuto 19, quando uno splendido assolo di Maldini si conclude con un destro forte dal limite che termina di poco a lato e fa tremare la squadra di casa. Il Genoa risponde subito dopo con Messias: cross dalla trequarti del brasiliano per la testa di Retegui, con l’italo-argentino che impatta il pallone da buona posizione senza centrare lo specchio. Gli uomini di Gilardino crescono con il passare dei minuti, dando l’impressione di poter passare avanti nel risultato. Al 32’ Messias colpisce l’incrocio dei pali in area col sinistro su cross di Vasquez, mentre 5’ dopo arriva la rete che sblocca il match con il secondo gol di fila di Malinovskyi (37’). Il colpo di collo esterno dell’ucraino dalla distanza è forte e preciso e s’insacca all’angolino basso alle spalle di Berisha per l’1-0 del Genoa, che chiude il primo tempo sopra di un gol.

I liguri gestiscono senza particolari problemi il vantaggio nella prima metà di ripresa, complice un Empoli poco ispirato ed in difficoltà nell’uscire con pulizia dalla propria metà campo. I cambi operati da Andreazzoli, però, danno sorprendentemente i loro frutti al 67’: i due subentrato Grassi e Kovalenko confezionano l’azione che porta all’1-1 di Cancellieri, entrato in campo appena un minuto prima. Sponda dell’ex Parma per l’ucraino che crossa dalla destra sul secondo palo per la testata vincente del numero 20, palla alle spalle di Martínez e gara di nuovo in equilibrio. Dopo il gol, l’Empoli si mostra più intraprendente e pericoloso, ma nel finale è il coraggio del Genoa a salire in cattedra. Il classe 2006 Fini dei rossoblù sfiora il sorpasso da centro area col sinistro per questione di centimetri al minuto 83. L’assalto negli ultimi minuti di match del Genoa è furioso, ma impreciso e non regala ai tifosi del Grifone i tre punti sperati per allontanarsi dalla zona calda della classifica. L’1-1 si protrae fino al triplice fischio, un punto a testa che giova più all’Empoli, in fase di risalita, che alla squadra di casa.

Lazio-Cagliari 1-0 ore 18.00

La Lazio di Maurizio Sarri affronta il Cagliari di Claudio Ranieri. I biancocelesti, dopo la sconfitta in casa della Salernitana, vogliono tornare alla vittoria per evitare di perdere contatto con la zona Europa. I sardi cercano punti salvezza dopo il pari dell’Empoli sul campo del Genoa. Formazioni iniziali che riservano alcune novità da entrambi i lati. Nella Lazio c’è a Provedel in porta e la confermata coppia Patric-Gila al centro, con Marusic e Lazzari sulle fasce. Centrocampo tipo, con Rovella vertice basso e Guendouzi-Luis Alberto mezzali. Tridente inedito con Pedro e Isaksen ai lati di Immobile. Per gli ospiti iniziale panchina per Luvumbo Zito, con Ranieri che si affida a Lapadula e Petagna per il suo tandem d’attacco. Restante undici composto da Scuffet, linea di difesa a 3 con Goldaniga, Dossena e Hatzidiakos, centrocampo a 4 con Zappa e Azzi sulle fasce, Prati e Makoumbou in mezzo e Viola a fare da trequartista.

I biancocelesti si portano in vantaggio alla prima occasione del match: sul pressing di Manuel Lazzari, Hatzidiakos perde palla, regalando il possesso al terzino biancoceleste che col mancino premia l’immediato inserimento in area di Pedro. Lo spagnolo deve solo spingere in rete, battendo Scuffet e portando avanti i capitolini al 7’.
Grandi colpe per il difensore greco dei rossoblù che un minuto dopo viene ammonito per un fallo al limite dell’area su Isaksen.
La prima chance ospite arriva al 18’ con il colpo di testa impreciso di Lapadula. Pochi minuti più tardi la Lazio ha la clamorosa chance di raddoppiare, con Isaksen e Immobile che dialogano perfettamente e Scuffet provvidenziale sulla conclusione ravvicinata di Pedro.
Al 25’ i biancocelesti reclamano un fallo di Makoumbou su Guendouzi lanciato a rete punita con il giallo dall’arbitro Dionisi. Richiamato all’on field review il direttore di gara cambia la decisione ed estrae il rosso e lascia il Cagliari in dieci. Ranieri è dunque costretto a cambiare il proprio assetto tattico: al posto di Lapadula e Hatzidiakos entrano Luvumbo e Sulemana e passa a 4 dietro. Si va al riposo con la Lazio in vantaggio di una rete e di un uomo.

Il secondo tempo inizia con una variazione tattica a testa da parte dei due allenatori: Sarri inserisce Cataldi al posto di Rovella, Ranieri sceglie Viola per Oristanio che ci prova subito dalla distanza. Al 55’ Sarri perde Luis Alberto che chiede il cambio per un problema fisico: al suo posto Daichi Kamada.
Al 68’ c’è un calcio di punizione velenoso per il Cagliari ma Patric è puntuale nell’anticipare Dossena di testa.
Dalla panchina biancoceleste si alzano anche Felipe Anderson e Castellanos che rilevano Pedro e Immobile. I 3 rischiano subito di siglare la rete del raddoppio sul cross di Isaksen, ma alla fine Scuffet si ritrova il pallone tra le braccia dopo una serie di tocchi in area di rigore.
Al 74’ altro pallone in verticale da parte dell’ala danese della Lazio a pescare Castellanos che viene murato al momento della conclusione. Ranieri si gioca il tutto per tutto mandando in campo Nandez e Pavoletti.
L’attaccante livornese testa subito i riflessi di Provedel con un colpo di testa a botta sicura, ma il portiere della Lazio è miracoloso nell’opporsi alla conclusione (91’).
Negli 4 minuti di recupero è forcing totale da parte del Cagliari che si riversa nella metà campo laziale. I biancocelesti rischiano di incassare il gol degli ospiti al 94’: retropassaggio sbagliato di Lazzari che serve Oristanio che spreca da solo a tu per tu con Provedel. È l’ultima occasione del match: vince la Lazio di misura per 1-0, ma al triplice fischio arrivano fischi da parte della Curva Nord.

La squadra di Sarri si porta a quota 20, a -1 dalla zona Europa, mentre il Cagliari rimane in terzultima posizione a 10 punti.

Milan-Frosinone 3-1 ore 20.45

Il Milan affronta il Frosinone al Meazza con una formazione d’emergenza. Pioli adatta Theo Hernandez al centro della difesa insieme a Tomori con Calabria e Florenzi terzini; a centrocampo c’è Musah con Reijnders regista, il terminale offensivo è Jovic. Anche per Di Francesco qualche problema, in difesa è costretto a spostare Oyono a sinistra con Monterisi a destra, di punta Cuni. La gara parte all’insegna dell’equilibrio e nella prima mezz’ora di gioco le occasioni sono davvero poche: una deviazione di Romagnoli sventata da Turati all’11’, un tentativo di Florenzi al 20’ finito fuori e quello di Oyono per il Frosinone al 31’ che spara da 25 metri sfiorando il palo. La gara si accende verso il finale di tempo, al 42’ Cuni si trova da solo davanti a Maignan ma non riesce a superarlo con il tentativo di scavetto. Non sbaglia invece dopo un minuto Jovic che sfrutta un rimpallo e da dentro l’area calcia al volo, batte Turati e torna al gol in Serie A dopo 189 giorni quando il cronometro segna il 43’. Il primo tempo si chiude con il vantaggio del Milan ma per come il Frosinone ha tenuto il campo avrebbe meritato sicuramente di più.

La ripresa inizia con il raddoppio del Milan, è Pulišic a segnare sfruttando al meglio un rinvio di Maignan, lo statunitense controlla alla perfezione e davanti a Turati non sbaglia al minuto 50. I ciociari reagiscono subito e al 53’ Reinier supera Maignan con un pallonetto ma la sua conclusione è debole e Calabria può salvare. Senza grossi sforzi i rossoneri segnano il terzo gol al 74’ con Tomori che sfrutta al meglio la sponda aerea di Jovic servito da Theo Hernandez. La squadra di Di Francesco paga la troppa imprecisione e si ritrova a subire un risultato forse troppo pesante. Al minuto 82 il Frosinone accorcia le distanze con Brescianini che batte un calcio di punizione indirizzando il cross nello specchio di porta e Maignan si fa sorprendere senza che nessuno tocchi la palla. Dopo l’esordio della scorsa settimana, tocca ancora a Camarda che va a sostituire Jovic uscito dal campo finalmente tra gli applausi all’85’. Da lì al 90’ e nei quattro minuti di recupero non accade più nulla e il risultato tiene fino al fischio finale. Il Milan reagisce alla sconfitta in Champions League contro il Borussia Dortmund e tiene il passo delle Juventus nella rincorsa alla capolista Inter.

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