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Serie A: 13^ giornata, le gare di sabato

Male la Lazio, ok Mazzarri all'esordio, Milan di rigore sulla Fiorentina

Nel 13^ turno di Serie A, che segna la ripresa del campionato dopo la sosta per le qualificazioni a Euro 2024. La Lazio cade all’Arechi e la Salernitana vince meritatamente la prima stagionale: Kastanos e Candreva ribaltano il vantaggio iniziale di Immobile su rigore. Vittoria per Mazzarri al nuovo debutto sulla panchina del Napoli a Bergamo. Atalanta superata 1-2 con i gol di Kvara ed Elmas. Nel posticipo il Milan ritrova la vittoria contro la Fiorentina con un rigore realizzato da Theo Hernandez. Battesimo per il primavera rossonero Francesco Camarda che a 15 anni diventa il più giovane esordiente nella storia della SerieA.

Salernitana-Lazio 1-2 ore 15.00

Ad aprire la 13^ giornata di Serie A è il match dell’Arechi tra la Salernitana di Filippo Inzaghi e la Lazio di Maurizio Sarri. I campani sono alla ricerca della prima vittoria stagionale (sono l’unica squadra tra Serie A e Serie B a non aver ancora conquistato i 3 punti stagionali) mentre la Lazio vuole invertire il trend negativo in trasferta, provando a dare una scossa al proprio campionato fin qui altalenante.
Defezioni importanti da entrambe le parti. I padroni di casa devono fare a meno del portiere Ochoa, sostituito dal secondo Costil, e Boulaye Dia. Nella Lazio out Luis Alberto per squalifica, Casale e Romagnoli per infortunio. Dal 1 minuto la coppia inedita Patric-Gila al centro della difesa e il giapponese Kamada.

Partita bloccata per i primi 20 minuti, con le squadre che, complice il clima freddo e il forte vento, faticano a far girare palla.
Al 23’ la prima occasione importante del match: riflesso straordinario di Ivan Provedel che interviene sul tiro cross velenoso di Candreva, ex della partita. Passano appena 40 secondi e Bohinen, da fuori area, calcia di potenza e stampa il mancino sulla traversa. La Lazio risponde con Felipe Anderson, che dribbla il diretto marcatore dal limite e calcia col mancino, ma Gyomber salva deviando in calcio d’angolo.
Al 31’ Lazzari viene ammonito per un fallo su Bradaric ma l’arbitro fa proseguire e Antonio Candreva, in contropiede, riesce a impensierire Provedel.
L’episodio che cambia l’inerzia del match arriva al 39′. Ciro Immobile viene trattenuto da Gyomber al limite dell’area. Dopo un controllo VAR Prontera fischia il rigore. Dal dischetto va lo stesso Immobile che spiazza completamente il portiere Costil, e firma la sua quarta marcatura in campionato. E’ il 100esimo gol in trasferta messo a segno dall’attaccante in campionato. Traguardo mai centrato da nessun altro giocatore nella storia della Seria A. Si va a riposo sul punteggio di 1-0 in favore della Lazio.

La ripresa inizia con una sola novità: Inzaghi inserisce Lovato per l’ammonito Gyomber, che sul finale di primo tempo aveva rischiato l’espulsione per un intervento ai limiti della regolarità su Marusic che avrebbe meritato la seconda ammonizione.
Dopo un discreto avvio della Lazio, la Salernitana trova improvvisamente il gol del pari. Sul colpo di testa ravvicinato di Candreva Provedel respinge in modo non impeccabile e Kastanos è rapace nell’avventarsi sulla palla per l’1-1 (55′).
La Lazio risponde con Guendouzi, che ci prova da fuori ma calcia troppo alto. Al 59’ miracolo di Provedel, che ferma Candreva opo l’uno-due con Kastanos. Due minuti più tardi Sarri perde Zaccagni per infortunio e manda in campo Pedro. Fuori anche Hysaj per Lazzari. Cambi anche per i padroni di casa: entrano Fazio e Legowski per Daniliuc e Bohinen.
Al minuto 66’ c’è una palla inattiva in favore dei campani. Candreva scambia palla con Kastanos e lascia partire un missile da circa 25 metri. La conclusione è fortissima e prende una traiettoria che inganna Provedel, e si va a insaccare centralmente sotto la traversa. Il vantaggio granata cambia completamente il piano tattico di Maurizio Sarri, che inserisce subito Castellanos e Isaksen per Immobile e Felipe Anderson. L’ingresso dei nuovi non cambia però l’inerzia della partita.
All’86’ Castellanos prova la conclusione direttamente da calcio di punizione, ma il tiro dell’attaccante termina in curva.
Due minuti più tardi Lovato rischia l’autorete di testa, ma Costil è attento e blocca la sfera.
La Lazio è troppo sterile davanti e la Salernitana, con tutto l’undici riversato nella propria metà campo, riesce a difendere il risultato fino al fischio finale.

Una rimonta che vale la prima vittoria stagionale per la squadra di Inzaghi, che aggancia il Verona e si porta a -2 dalla zona salvezza, momentaneamente occupata dall’Empoli impegnato domani contro il Sassuolo. Per la Lazio solo 2 tiri nello specchio della porta. La squadra di Sarri è 14^ in Serie A per conclusioni verso la rete, tanti problemi da risolvere e una classifica che rischia di complicarsi: 17 punti e -7 dalla zona Champions League. (m.b.)

Atalanta-Napoli 1-2 ore 18.00

Il secondo capitolo dell’era Mazzarri sulla panchina del Napoli inizia come meglio non poteva. Tre punti in trasferta al Gewiss Stadium contro un’Atalanta troppo poco concreta sotto porta.

Nella prima metà di primo tempo la gara vive di grande intensità e fisicità, specie da parte dei padroni di casa. Il direttore di gara è costretto più volte a spezzare il gioco a causa dei tanti contatti fallosi tra i giocatori di entrambe le squadre. La prima occasione del match è dell’Atalanta, con uno stacco di testa di Pasalic al 22’ da centro area che termina tra le braccia di Gollini. Al minuto 34, sugli sviluppi di un corner per i partenopei, Rrahmani si fa trovare smarcato a centro area e trasforma di testa su assist di Raspadori per lo 0-1. La gioia ospite viene però spezzata da Mariani, che con l’ausilio del VAR annulla la rete per offside del centrale kosovaro. È l’episodio che accende la partita e regala agli spettatori un finale di primo tempo senza soste. Il Napoli cresce e riesce spesso a superare la prima pressione degli uomini di Gasperini, trovando il vantaggio al 44’ con Kvaratskhelia. Il numero 77 georgiano s’inserisce su un cross di Di Lorenzo dall’out destro e sigla di testa il gol del vantaggio battendo Carnesecchi. La Dea risponde immediatamente riversandosi nella metà campo avversaria, Hateboer scodella sul secondo palo per la testa di Koopmeiners. L’olandese indirizza il pallone verso la porta, ma Gollini è attento e devi in angolo. A chiudere in avanti la prima frazione è ancora il Napoli: Ederson perde palla in area, Zielinski strappa e cerca lo scavetto con Carnesecchi che compie un autentico miracolo nel recupero e nega il raddoppio al polacco. Sulla respinta ci provano anche Politano e Anguissa, ma la difesa nerazzurra s’immola su entrambe le conclusioni. Si va al riposo con l’undici di Mazzarri in vantaggio e con un cambio effettuato per parte visti gli infortuni di Zappacosta e Olivera.

I secondi 45’ si aprono benissimo per i bargamaschi, perché dopo 8 minuti Lookman (53’) riequilibra il risultato sul tabellino e rimette in gara la Dea. Anche il nigeriano risponde con un colpo di testa su cross di Hateboer che s’infila alle spalle del portiere per il gol che vale il pari. La Dea assalta l’area del Napoli, sopraffatto da una squadra di casa più che galvanizzata dal gol. Pasalic prova prima la soluzione fuori senza trovare la porta, poi al 68’ si vede annullare la rete del sorpasso per offside di Koopmeiners, assist man del croato durante l’occasione. Mazzarri intuisce le difficoltà della sua squadra e inserisce Elmas e Osimhen, rientrante dopo 48 giorni di assenza per infortunio. I cambi premiano l’allenatore toscano: Carnesecchi sbaglia il rinvio, Osimhen in spaccata prolunga per Elmas che appoggia in rete smarcato da posizione ravvicinata e fa 1-2 al 79’. Una doccia fredda per l’Atalanta che nel finale non trova la forza di reagire e riprendere la gara. Torna al successo il Napoli che beneficia immediatamente del cambio di guida tecnica, i partenopei salgono momentaneamente al terzo posto in classifica. Terza gara senza successi per la Dea che scivola, invece, in sesta posizione. Mastica amaro Gasperini, specie per quanto di buono ha creato la propria squadra nei secondi 45’. (e.c.)

Milan-Fiorentina 1-0 ore 20.45

Nel posticipo del Meazza tra Milan e a Fiorentina i rossoneri ritrovano la vittoria grazie a un rigore di Theo Hernandez che vale il terzo posto in solitaria.
Fuori Giroud per squalifica, e Leao e Okafor infortunati, Pioli si affida a Pulisic, Jovic, Chukwueze. Convocato dalla Primavera l’attaccante quindicenne Camarda. Nella Viola torna Beltran dal primo minuto preferito a Nzola.

Avvio di gara lento con le due squadre che si studiano a lungo. Il primo tiro in porta arriva al 23’ ed è del Milan. Pulisic raccoglie palla e calcia di potenza dal limite, Terracciano devia in corner. La squadra di Pioli alza un po’ il ritmo e crea un’altra occasione al 31’: Reijnders inventa l’imbucata sulla destra per Calabria che, invece di servire in mezzo Jovic, spreca tutto decide per la conclusione bloccata senza affanni dal numero uno viola.
Al 40’ si vede la Fiorentina ma il sinistro al volo di Nico Gonzalez finisce alto sopra la traversa a Maignan battuto. Il Milan risponde al 44’ con una girata di testa di Pobega, Terracciano non si fa sorprendere.
Al primo dei due minuti di recupero, Parisi atterra Theo Hernandez lanciato a rete, l’arbitro Di Bello non ha dubbi e indica il dischetto. Lo trasforma proprio il francese e porta i suoi al riposo sull’1-0.

Nel secondo tempo si parte con altri ritmi e le squadre creano qualche situazione pericolosa. L’occasione migliore al 61’ è su una conclusione di Nico Gonzalez che trova una deviazione della difesa rossonera e finisce sul palo. Al 67’ e al 73’ due tocchi di mano in area milanista scatenano le protesta della squadra di Italiano, in entrambe le situazioni Di Bello e VAR decidono che si può continuare. I rossoneri potrebbero trovare la rete del raddoppio al 75’, ma Jovic spreca l’invito di Theo calciando addosso a Terracciano.
All’83’ San Siro è tutto in piedi per il battesimo di Francesco Camarda, classe 2008 che, complice le assenze, diventa il più giovane esordiente di sempre in Serie A.
La Fiorentina ha ancora due chance per il pari: al 90’ con Maxime Lopez che sfiora l’incrocio e soprattutto al 97’ con la conclusione da due passi di Mandragora neutralizzata da un super Maignan. 
Finisce 1-0 per i rossoneri che possono approfittare della gara di domani tra Juventus e Inter. La Fiorentina resta a 20 punti a braccetto con l’Atalanta sconfitta in casa dal Napoli.

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