di Edoardo Colletti – Nel quinto e sesto turno di qualificazioni CONMEBOL al Mondiale 2026 Bielsa fa en plein, con una storica vittoria sull’Argentina e battendo la Bolivia. Il Brasile scivola a -2 dalla zona playoff, sconfitto in casa da Scaloni nella violenta notte di Rio de Janeiro. L’Albiceleste resta in testa al girone, bottino pieno per la Colombia. Sale l’Ecuador, rallenta il Venezuela.
5^ Giornata – 16/17 novembre
Apre il quinto turno con la prima, sorprendete, vittoria nel girone unico di qualificazione la Bolivia. Una rete per tempo in casa contro il Perù, segnano Henry e Ramiro Vaca (20’, 87’), con i biancorossi che ora scivolano all’ultima posizione. Delude la sfida tra Venezuela ed Ecuador, entrambe reduci da ottimi risultati, ma bloccate sullo 0-0 per tutti i 90’ giocato al Monumental de Maturín. Il vero colpo di scena di giornata si verifica alla Bombonera: dopo ben 36 anni l’Uruguay trionfa in terra argentina contro i Campioni del Mondo in carica. La gara è ricca di tensione: tanti scontri, verbali e non, tra i giocatori, a simboleggiare il tipico temperamento infuocato sudamericano. A spuntarla è la squadra di Don Marcelo Bielsa, con le reti di Araujo (41’) e Nuñez (87’) in contropiede, certificando la prima sconfitta post Mondiale in Qatar dell’Albiceleste. Non è da meno il KO del Brasile a Barranquilla contro la Colombia. Al vantaggio di Martinelli al 4’ risponde la fantastica doppietta in quattro minuti di Luís Díaz (75’, 79’). Gioia incontenibile per l’esterno del Liverpool e per suo padre, vittima di rapimento nelle settimane precedenti ed ora libero e visibilmente commosso sugli spalti davanti alla prestazione del figlio. Il traghettatore Diniz fatica a controllare una squadra già in gran difficoltà, con Neymar e Vinicius out ed altri tre punti che scivolano via. Non vanno oltre il pari anche Cile e Paraguay, un rosso per parte e nulla più nell’ultimo match della quinta giornata.
6^ Giornata – 22 novembre
Altri tre punti per la Colombia di Néstor Lorenzo, in Paraguay è decisivo il penalty di Rafael Santos Borré per i Cafeteros. Passa di misura anche l’Ecuador al Rodrigo Paz Delgado, l’esperto Ángel Mena stende il Cile al 21’ col mancino e regala il quinto risultato utile consecutivo alla propria Nazionale. L’Uruguay ha vita facile al Centenario, doppietta di uno scatenato Darwin Nuñez ed un autogol per travolgere la Bolivia e volare in seconda posizione. Ha dell’assurdo, invece, quanto accaduto nel big match tra Brasile ed Argentina, dove a far parlare è stato più quanto accaduto sulle tribune rispetto al campo. I violenti scontri tra la polizia brasiliana ed i tifosi della Selección al Maracaná prima del fischio d’inizio hanno spinto Messi e compagni a decidere di abbandonare il terreno di gioco in simbolo di protesta. Una volta ristabilito l’ordine sugli spalti la partita ha avuto inizio, ma in un clima di costante tensione, riversatasi anche nei calciatori nel rettangolo di gioco. Ne esce un match nervoso, tra intemperanze, falli duri ed un rosso diretto a Joelinton per reazione su De Paul. A spuntarla è l’undici di Scaloni grazie all’incornata di Otamendi al 63’: terza sconfitta di fila per il Brasile di Diniz, in piena crisi in una serata già di per sé complicata. Chiude il turno l’1-1 tra Perù e Venezuela, Savarino (54’) risponde a Yotún (17’) per un pari che rallenta la corsa della Vinotinto.
Classifica girone unico
Argentina punti 15
Uruguay punti 13
Colombia punti 12
Venezuela punti 9
Ecuador punti 8
Brasile punti 7
Paraguay punti 5
Cile punti 5
Bolivia punti 3
Perú punti 2
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