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Serie A: 12^ giornata, le gare di domenica

Ancora ko il Napoli, vince l'Inter, finisce pari il derby romano

(foto A. Fraioli)

Con le gare della domenica si chiude il 12^ turno di Serie A che precede la sosta per le qualificazioni a Euro2024 della Nazionale di Spalletti. Nel lunch match cade ancora il Napoli in casa con l’Empoli di Andreazzoli. Forse al capolinea l’avventura di Garcia sulla panchina degli azzurri. Nei due incontri delle 15 l’Atalanta trova il pari in extremis contro l’Udinese, la Fiorentina ritrova la vittoria contro il Bologna. Finisce in parità il derby di Roma. In serata l’Inter batte 2-0 il Frosinone con un capolavoro di Dimarco e un rigore di Calhanoglu.

Napoli-Empoli 0-1 ore 12.30

Allo stadio Diego Armando Maradona Napoli a caccia del terzo posto in campionato e l’Empoli in lotta nella zona bassa della classifica. La squadra di Garcia deve risollevare la testa tra le mura amiche dove la vittoria manca da ben 5 partite tra campionato e coppa. L’undici di Andrezzoli, dopo le sconfitte con Atalanta e Frosinone, vuole i tre punti che permetterebbero di allontanarsi dalla zona retrocessione.

La partita comincia in modo blando con le squadre che si studiano. L’Empoli ha un buon giro palla che non permette al Napoli di costruire la manovra offensiva. Gli azzurri provano quindi a sfruttare dei calci piazzati e su uno di questi porta all’occasione di Politano ma il suo sinistro trova il portiere avversario Berisha pronto a deviare in angolo. Proprio sugli sviluppi del conseguente corner il Napoli trova la seconda conclusione in porta con il colpo di testa di Anguissa, ma è ancora un super Berisha a evitare il gol. L’Empoli prova a rendersi pericoloso senza riuscirci e con il passare dei minuti i padroni di casa prendono il controllo della partita e al 28’ trovano anche il gol del vantaggio con Simeone che parte però in fuorigioco. Rete annullata.
Al 33′ ci prova l’Empoli con Gambiraghi che dalla tre quarti lascia partire una bordata indirizzata sul primo palo dove si avventa Gollini. Si va al riposo sullo 0-0.

Nella ripresa Garcia manda in campo i pezzi da novanta come Kvaratskhelia e Zielinski e il gioco del Napoli migliora ma ancora manca l’ultimo passaggio per arrivare in porta. Viene quindi lanciato nella mischia anche Lindstrom che tentra da fuori ma è ancora attento Berisha. L’Empoli ormai ha lasciato il possesso agli avversari, si difende chiudendo gli spazi e lasciando agli avversari solo la conclusione da fuori area. Come quelle di Kvaratskhelia al 79’ e all’87’ entrambe neutralizzate da Berisha in serata di grazia. Si arriva cosi al 91’: Ebuehi fa tutta la fascia con la palla tra i piedi, retropassaggio che beffa tutti per Kovalenko che conclude con la palla che prima tocca il palo e poi si insacca in rete per l’insperato vantaggio degli ospiti. Non c’è più tempo per il Napoli e la gara si chiude 1-0 per la squadra di Andreazzoli, che fa il colpaccio a Napoli e mette in una posizione molto scomoda il collega Garcia. (s.p.)

Fiorentina-Bologna 2-1 ore 15.00

All’Artemio Franchi la Fiorentina arriva al match contro il Bologna reduce dalla vittoria in Conference League ma in campionato i viola non trovano la vittoria da quasi un mese. Il Bologna invece non perde dalla prima giornata.

La squadra di Italiano, sempre molto offensiva, si fa vedere presto dalle parti di Skorupski con Nico Gonzalez che si accentra e tira di sinistro da fuori; la palla trova una deviazione che però non inganna il portiere ospite (6′).
Al 15’ ci riprova Gonzalez che supera in dribbing un avversario si accentra e tira, ma ancora una volta Skorupsk è attento. I viola continuano ad attaccare e al 18′ trovano il vantaggio con Jack Bonaventura che spalle alla porta si gira e insacca sotto la traversa. I ragazzi di Thiago Motta non mollano e tutta la seconda metà del primo tempo è totalmente in mano al Bologna che sfiora il gol al 22’ con Ferguson ma il colpo di testa esce di pochissimo. Al 30′ tocco di mano in area di Parisi in area viola e l’arbitro con l’aiuto del Var indica il dischetto. Dal dischetto va Zirkzee che non sbaglia e firma il pareggio. A pochi minuti dalla fine del primo tempo Saelemaekers si fa ipnotizzare dal portiere viola Terracciano. Ancora il Var protagonista al quarto minuto di recupero che annulla per fuorigioco il gol del sorpasso del Bologna ancora con Zirkzee in contropiede.

In avvio di ripresa la Fiorentina che torna padrona del campo e dopo soli 3′ trova un rigore per trattenuta di Kristiansen su Ikonè. Gonzalez si incarica della battuta e spiazza Skorupski. Viola di nuovo avanti. Dopo appena un minuto, Orsolini viene atterrato da Terracciano ma l’azione era viziata da un fuorigioco di partenza dell’attaccante rossoblù.
Al 62′ Saelemaekers e Ranieri cadono entrambi a terra nell’area della Fiorentina, ma per Var e arbitro è tutto regolare. Quando manca un quarto d’ora ancora un occasione del Bologna con Zirkzee ma Terracciano sventa la minaccia. Finisce 2-1 con la Fiorentina che torna alla vittoria in campionato e aggancia l’Atalanta al quinto posto, a una sola lunghezza dal Napoli e tre dal Milan. (s.p.)

Udinese-Atalanta 1-1 ore 15.00

Al Friuli l’Atalanta guadagna un punto in extremis contro un’ottima Udinese e manca il sorpasso sul Napoli sconfitto nel lunch match dall’Empoli.
Gasperini cambia la coppia d’attacco: lascia a riposo Lookman e Scamacca e si affida a Miranchuk e Muriel. Dopo la vittoria del turno scorso a Milano contro la squadra di Pioli, la prima della stagione, Cioffi sceglie ancora un 3511 più coperto.
Friulani più freschi e brillanti i friulani, spenti e appannati gli ospiti. Alla mezz’ora l’episodio che potrebbe indirizzare il match: lancio in profondità di Pereyra per Joao Ferreira atterrato da Carnesecchi in uscita. Dal dischetto va Success che spreca tutto calciando sul palo. Ma sono ancora i padroni di casa a pesare il jolly sul finale di primo tempo: dopo una traversa colpita da Samardzic la palla arriva a Walace che calcia di prima intenzione dalla distanza e trova una deviazione di Djimsiti che beffa Carnesecchi.

Gasperini prova a rimescolare le carte inserendo in avvio di ripresa Lookman e Scamacca ma il copione non cambia. E’ infatti l’Udinese a sfiorare il raddoppio in due occasioni: prima con Zemura poi con una conclusione da 30 metri di Pereyra. Carnesecchi è attento e tiene a galla i suoi. Ne approfitta Ederson che al 94’ di testa buca Silvestri nell’unico vero tiro dell’Atalanta nella porta dell’Udinese.
Finisce con un pareggio che penalizza oltremodo la squadra di Cioffi e premia oltre i reali meriti l’Atalanta che fallisce però l’aggancio al quarto posto.

Lazio-Roma 0-0 ore 18.00

A 16 anni dalla scomparsa di Gabriele Sandri, tifoso biancoceleste assassinato l’11 novembre del 2007, le due tifoserie si uniscono nel pre-partita nel suo ricordo. Un bellissimo momento di sport prima di scendere in campo per il match più sentito dell’anno nella Capitale.
Novità tattica di Maurizio Sarri rispetto alle ultime uscite, con il ritorno dal 1’ di Danilo Cataldi in cabina di regia, oltre alla scelta obbligata di Pedro a sinistra per sostituire l’infortunato Zaccagni. Poche le sorprese di Mourinho con Dybale e Lukaku scelti come coppia d’attacco per cercare di centrare una vittoria che in casa della Lazio manca dal 2016.

Al 2’ minuto di gioco Guendouzi verticalizza per Ciro Immobile, che viene chiuso in area da due difensori della Roma chiedendo il calcio di rigore. Per Massa non c’è nessun tocco evidente.
La prima occasione del match è per la Roma, con il colpo di testa di Romelu Lukaku che termina alto di poco (5′). Altra occasione giallorossa con Karsdorp, che però calcia in curva dopo una serie di batti e ribatti in area di rigore. Pochi minuti più tardi, il guardalinee segnala posizione irregolare dopo che Bove aveva trovato la ribattuta vincente dopo una grande parata di Provedel.
Al 17’ arriva il primo cartellino giallo del match il destinatario è Gianluca Mancini, che trattiene Immobile per la maglia.
La Lazio comincia a salire in cattedra con maggiore qualità e al 24’ arriva l’occasione più importante per i biancocelesti con il palo di Luis Alberto dalla distanza. Al 28’ Rui Patricio è miracoloso sul colpo di testa di Romagnoli, salito per colpire di testa sul calcio di punizione procurato da Immobile.
Dopo la mezz’ora gli animi cominciano a farsi caldi e volano i cartellini: N’dicka viene ammonito per un fallo su Lazzari, poi Maurizio Sarri per proteste, infine i due centravanti Lukaku e Immobile.
Nuova chance per la Lazio al 43′ con Guendouzi che è perfetto nel trovare Luis Alberto con un retropassaggio che taglia tutta la difesa della Roma. La conclusione dello spagnolo termina però nella curva biancoceleste.
Si va al riposo sul punteggio di 0-0, con la Roma più aggressiva nella prima metà del tempo e una Lazio maggiormente pericolosa dal 20’ in poi.

Ripresa che comincia senza modifiche tattiche da parte dei due tecnici. La Lazio ha subito l’occasione di calciare in porta con Guendouzi, ma il centrocampista francese viene murato in scivolata.
La Roma sembra essere tornata quella del primo quarto d’ora del primo tempo, più aggressiva e costantemente nella metà campo della Lazio. Sarri decide dunque di procedere ai primi due cambi: dentro Vecino e Isaksen, fuori Pedro (non al meglio) e Cataldi.
L’uruguaiano ci prova dalla distanza al 73’, ma Rui Patricio si accartoccia bene sulla palla e blocca la conclusione. Sul contropiede Lukaku è bravo a difendere col corpo e causare l’ammonizione di Patric. Al 75’ Sarri è costretto a spendere un altro cambio: proprio il neo-entrato Vecino accusa un problema e deve uscire anzitempo dal terreno di gioco, al suo posto Rovella.
Arrivano le prime sostituzioni anche per Mourinho, che all’81’ inserisce Renato Sanches e Azmoun al posto di Bove e Dybala. Ultimi slot per Sarri, che regala minuti anche a Kamada e Hysaj.
Ci prova subito il portoghese della Roma che, dopo aver superato Isaksen con una finta, calcia debolmente tra le braccia di Provedel.
Vengono assegnati 3 minuti di recupero, nel corso dei quali Immobile reclama ancora una trattenuta in area di rigore. Ma anche questa volta non c’è nulla. È di fatto l’ultimo squillo del secondo tempo che cala il sipario sul risultato di 0-0. Un punto a testa che mantiene invariata la distanza (-1 della Lazio nei confronti della Roma), con i giallorossi che si portano a 2 punti dalla zona Europa e i biancocelesti subito dietro a inseguire. (m.b.)

Inter-Frosinone 2-0 ore 20.45

Nel posticipo del Meazza l’Inter supera il Frosinone e opera il controsorpasso sulla Juventus. Gara sbloccata nel finale di primo tempo dal super gol di Dimarco e chiusa nella ripresa dal rigore di Calhanoglu.

In avvio di partita si rendono subito pericolosi i nerazzurri con Thuram, il francese sfiora il pallone a due passi dalla porta. Pochi minuti più tardi è Lautaro Martinez a rendersi pericoloso ma Turati si oppone con un grande intervento. La squadra ospite cerca di contenere le avanzate dei padroni di casa e quando possibile  di ripartire in contropiede. Il vantaggio dell’Inter arriva sul finale di primo tempo con l’eurogol di Federico Dimarco, la sua conclusione da centrocampo si infila sotto l’incrocio e porta avanti i nerazzurri. Termina la prima frazione con l’Inter meritatamente in vantaggio.

Nella ripresa inizia subito forte la squadra di Inzaghi e dopo pochi minuti si guadagna un calcio di rigore Thuram. Dal dischetto non fallisce Calhanoglu e sigla il raddoppio interista. Subita la seconda rete prova a reagire il Frosinone che al 57’ colpisce il palo con Cheddira. Pochi minuti più tardi ancora ospiti pericolosi con la conclusione di Marchizza, ottimamente respinta da Turati. La squadra nerazzurra forte del doppio vantaggio gestisce il risultato e nel finale sfiora la terza rete con Lautaro ma il suo mancino si spegne sul fondo. La gara termina 2-0, vittoria meritata dei nerazzurri che si riprendono la vetta della classifica ai danni della Juventus. (g.s.)

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