di Pierfrancesco Modica – Si è concluso nella giornata di martedì il turno di pausa Nazionale delle nostre Azzurre, con le ragazze del ct Soncin impegnate in un doppio scontro di UEFA Women’s Nations League molto complesso contro le due corazzate del girone D, Spagna e Svezia. Due gare che hanno visto le Azzurre superate di misura per 1-0 dalla Spagna e sfiorare l’impresa con la Svezia, 1° nel ranking FIFA, subendo l’1-1 solamente al 96′.
Italia-Spagna 0-1 venerdì 27 ore 17.45
La prima sfida per questo turno Nazionali ha visto l’Italia dover affrontare la Spagna. Una nazionale, quella iberica, sicuramente ritrovata dopo le lunghe polemiche che hanno attorniato la selezione a seguito della vittoria del Mondiale, con la vicenda Hermoso e anche il cambio di guida tecnica.
Subito molto deciso l’atteggiamento delle nostre ragazze, che si sono schierate in campo con un 5-4-1 molto difensivo, cercando di chiudere gli spazi centrali alle spagnole, proponendo un atteggiamento sicuramente accorto e organizzato. Novità grande questa per il Ct Soncin, che dinnanzi alla qualità di palleggio della Spagna ha preferito lasciare il pallino del gioco in mano alle avversarie, non facendo di fatto mai una fase di pressing organizzata, ma provando bensì a pungere in ripartenza. Partono subito molto forte le ospiti, che già nei primi 5 minuti di azione creano 3 importanti occasioni da rete, con Mariona che calcia alto, un tiro di Putellas facile preda di Giuliani e una grande parata ancora dell’estremo difensore di proprietà del Milan su Aitana Bonmatì, fresca di vittoria del Pallone d’Oro. Lo spartito non cambia con l’andare della prima frazione di gioco, con le spagnole che continuano a macinare calcio, anche se dopo i primi 15 minuti di sfogo spagnolo, le Azzurre riescono bene a chiudere gli spazi, non dando di fatto mai linee di passaggio libere nell’ultimo terzo di campo. Da segnalare però come la fase offensiva, considerando anche un gioco così rinunciatario, appaia praticamente nulla.
Nella ripresa si ripresenta lo stesso scenario del primo tempo, con la Spagna che subito cerca di aggredire il match, considerando anche l’entrata in campo della stellina Salma Paralluelo, che crea non pochi grattacapi alla retroguardia azzurra. E’ infatti la giocatrice del Barcellona che al 50’ non arriva su un cross di pregevole fattura di Alexia Putellas e al 69’ colpisce una clamorosa traversa. L’Italia soffre e la profondità di rosa delle spagnole si fa sentire. Proprio al 68’, infatti, entra in campo Jennifer Hermoso, tornata in Nazionale proprio in questa occasione dopo la Finale del Mondiale e il caos scatenato dal bacio dell’oramai ex Presidente Federale Luis Rubiales. Ed è la centravanti del Pachuca che sblocca proprio il match, all’89’, sfruttando una ribattuta in area di rigore italiana. Al 93’ c’è anche spazio per una clamorosa occasione sprecata da Valentina Giacinti, che poteva portare le italiane sul risultato di parità.
Risultato che alla fine dei giochi appare sicuramente meritato per le spagnole, in grado di gestire maggiormente i flussi della partita, non scomponendosi mai dalla propria filosofia, anche quando il gol pareva proprio non arrivare. Come affermato poc’anzi, il Ct Soncin ha sicuramente giocato per provare a limitare i danni, puntando a ripartire per far male alla difesa spagnola. Gioco che però non ha pagato, considerando soprattutto i tanti errori tecnici mostrati dalle azzurre. Importante sottolineare come le italiane hanno mostrato un sistema difensivo importante, soprattutto considerando la qualità delle avversarie, oltre che uno spirito di resilienza che sembrava non vedersi da diverso tempo.
Svezia-Italia 1-1 martedì 31 ore 18.30
Dopo la sconfitta con la Spagna, l’Italia era chiamata ad una prova di orgoglio contro la formazione scandinava, che per altro aveva tante defezioni importanti nella rosa titolare. Questa volta, per le azzurre, anche uno schieramento tattico iniziale che propendeva maggiormente ad una gara coraggiosa, con un 4-3-3 e l’inserimento come centravanti di Michela Cambiaghi, che si sta ben comportando in queste prime partite di campionato con la maglia dell’Inter.
Spinta iniziale molto forte per le italiane, che cercano di controllare il ritmo di gioco e nei primi 15 minuti mettono subito in difficoltà le svedesi, non concedendo per altro nulla alla formazione avversaria. Come nella prima gara del girone, vinta dalla Svezia per 1-0, si può subito notare come le ragazze del Ct Peter Gerhardsson non cerchino particolari fronzoli di palleggio a metà campo, preferendo un calcio molto più verticale e di allargamento sulle corsie laterali, dove però Janogy e Blackstenius sono ben chiuse dalla nostra retroguardia. Verso il 10’ minuto importante occasione di Michela Cambiaghi, che con un colpo di testa impegna Musovic. A questa occasione azzurra, risponde la Svezia, con Blackstenius, che a sua volta di testa non trova la giusta misura, spedendo debolmente la palla sul fondo. Al 21’ altra significativa iniziativa azzurra, con Giada Greggi, molto propositiva per le sue, che si spinge in avanti su azione personale, ma da pochi metri calcia a lato. Il primo tempo finisce poi senza particolari emozioni, anche se è da sottolineare l’atteggiamento azzurro, molto buono per tutto il corso della prima frazione di gara, coraggioso e ben diverso rispetto alla gara contro la Spagna.
Non cambia lo spartito nel secondo tempo, che anzi dopo 12 minuti vede il vantaggio per le nostre ragazze. Giugliano da metà campo pesca con un lancio illuminante Valentina Giacinti, che si inserisce perfettamente a metà del duo difensivo composto da Sembrant ed Eriksson e, dopo uno splendido stop di destro, gonfia la rete col sinistro. 1-0 probabilmente meritato per le italiane e che va a premiare una convinzione di gioco che di rado si è vista in questi ultimi mesi. Non si ferma l’Italia dopo il vantaggio e al 69’ altro grosso rischio per le svedesi. Cambiaghi con un tiro cross impegna Musovic, che respinge debolmente a lato. Bravissima Angeldahl ad anticipare in extremis Aurora Galli. Dal 70’ in avanti arriva però il ruggito della Svezia, che impegna e non poco le azzurre sui calci piazzati, fondamentale che anche al Mondiale aveva visto andare particolarmente in difficoltà le italiane. All’84’ è Eriksson su calcio d’angolo a spaventare Giuliani e compagne, ma proprio l’estremo difensore azzurro è brava a smanacciare e allontanare il pallone. Dopo un salvataggio sulla linea di Caruso sempre su sviluppo da corner, arriva il pari svedese. In pieno recupero infatti la juventina Linda Sembrant raccoglie un cross da punizione laterale di Angeldahl, gelando di testa un’immobile Giuliani, che nulla può sulla conclusione del difensore classe 1987.
Esattamente come al Mondiale, anche in questa occasione l’Italia ha pagato la qualità nelle palle inattive della Svezia, considerando come invece le scandinave non avessero creato situazioni degne di nota durante le diverse fasi di gioco. Un’Italia beffata, che a Malmö è sembrata mettere tutto ciò che aveva in campo. Da segnalare, per l’ennesima volta però, una fase di finalizzazione in cui si deve obbligatoriamente migliorare per divenire contender accreditate ed errori meramente tecnici che le azzurre compiono a ripetizione, vanificando spesso occasioni di grande prospettiva nella trequarti avversaria.
Lotta alla salvezza
Attualmente l’Italia si trova al 3° posto nel proprio girone, dietro alla Spagna, attualmente a punteggio pieno e alla Svezia. Vantaggio sicuramente incoraggiante invece sulla Svizzera, in ultima posizione a 0 punti. Nelle prossime due sfide di dicembre, ci sarà da stare molto attente. L’Italia infatti affronterà l’1 dicembre la Spagna, dovendo per altro sperare che la Svizzera non ottenga bottino pieno contro la Svezia. L’ultima sarà forse una gara da dentro fuori per Italia e Svizzera. Fondamentale non arrivare all’ultimo posto nel girone, che sancirebbe la retrocessione immediata in Lega B. Anche il 3° posto non salva però le azzurre, che andranno a disputare uno spareggio contro le seconde classificate dei gironi di Lega B. Percorso dunque tortuoso, che metterà alla prova nuovamente le ragazze del tecnico Andrea Soncin.
La classifica
1) Spagna 12
2) Svezia 7
3) Italia 4
4) Svizzera 0
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