di Pierfrancesco Modica – Si chiude anche la 5° giornata di Serie A femminile. Un weekend di campionato che ha consegnato un sempre più lanciato duo di testa, con la Juventus che ha consolidato il proprio punteggio pieno vincendo 2-1 lo scontro diretto con la Fiorentina e la Roma che è passata in scioltezza sul campo della Sampdoria per 5-0. Ad inseguire l’Inter, che ha conquistato una gara non semplice con il Napoli con un 2-0 ed un sempre più sorprendente Como Women, vincente per 2-1 nei tempi di recupero con il Sassuolo. Chiude la giornata il Milan, che ritrova la vittoria, imponendosi 4-1 sul Pomigliano.
Inter-Napoli 2-0 sabato ore 12:30
Partita molto divertente e ricca di colpi di fronte quella messa in piedi da Inter e Napoli, nella prima gara del sabato. L’Inter per continuare il suo percorso alla ricerca del piazzamento europeo, il Napoli per chiudere una serie di sconfitte lunga quattro turni.
Partono meglio le partenopee, che già al 15’ costringono Cetinja a rispondere in maniera importante su una conclusione di Banusic. Duello che ritroveremo lungamente all’interno del match. L’Inter, però, a dispetto di quanto palesato un po’ nelle ultime giornate, quest’oggi, quantomeno nel primo tempo, appare molto cinica sotto porta e sono proprio le ragazze di mister Guarino a sbloccare il match al 30’. Su una ribattuta in area, infatti, arriva in corsa Flaminia Simonetti, che con un tiro al volo dal limite dell’area riesce a portare le sue in vantaggio per 1-0. Vantaggio che ridesta nuovamente il Napoli, molto sfortunato al 39’, quando Banusic con una punizione magistrale colpisce sfortunatamente il palo a portiere battuto. Il rischio dell’1-1 non scompone però le nerazzurre, che continuano a giocare maggiormente la palla, creando una proverbiale azione al 46’. Merlo scappa sulla fascia e pesca in mezzo all’area Michela Cambiaghi, che deve solo appoggiare la palla in rete e sigla il 2-0 interista. Il doppio vantaggio non demotiva le partenopee, che anzi partono alla ricerca di un forcing offensivo degno di nota. Al 63’ un colpo di Lazaro finisce di poco alto e al 68’ è ancora Cetinja a superarsi sempre su Banusic. Napoli che continua nella sua gara molto sfortunata, colpendo all’81’ un altro legno.
Partita vinta dall’Inter, che sicuramente ha faticato più del dovuto, abbassandosi e concedendo anche sin troppo nella ripresa. Napoli che invece continua a dimostrare di potersela giocare con quasi tutte le squadre di questo campionato, ma purtroppo esser belle non basta. Per le partenopee è arrivato il momento di iniziare a muovere la classifica, dopo la 5° sconfitta consecutiva in altrettante gare di campionato.
Sassuolo-Como 1-2 sabato ore 18:00
Ad inizio anno sicuramente ai più sarebbe sembrato un match che già dai primi turni di campionato avrebbe potuto decretare le sorti dei giochi salvezza. Poteva esser così per il Sassuolo, che aveva macinato solamente un punto sino a quel momento, ma sicuramente non per il Como, autentica sorpresa di questo inizio di campionato.
Partita che si rivela sicuramente molto equilibrata, con le due squadre che per un volta lasciano da parte anche la ricerca estetica del proprio gioco, puntando tanto della gara su un grande agonismo e una voglia continua di avere il possesso e portare punti a casa. Partita che si sblocca dopo appena 19’, con Dominika Škorvánková che spedisce in rete un cross laterale di Monnecchi. Cross su cui però la retroguardia neroverde ha gravi colpe, soprattutto nella figura dell’estremo difensore Isabella Kresche, portiere che anche l’anno scorso ha sempre alternato belle prestazioni ad errori veramente grossolani e non di livello. Dopo l’1-0 però il Sassuolo non si scompone e torna ad avere maggiormente il pallino della sfera in mano, cercando di ristabilire la gara in pareggio. Pari che però non arriva fino al 67’, con un conclusione balistica degna di nota di Annahita Zamanian. La francese ex Juve e Fiorentina spedisce infatti all’incrocio un tiro dal lungo raggio, battendo un’incolpevole Korenčiová, molto positiva sino a quel momento. Da lì in poi la gara cambia volto, elettrizzandosi non poco e con continui ribaltamenti, che rendono molto gradevole la disputa. Dopo alcuni gol sbagliati dal Sassuolo, però, al 91’ è il Como a spuntarla, con un rocambolesco autogol di Benedetta Orsi su sviluppo di calcio d’angolo.
Sassuolo che dunque continua a fare grande fatica. Una squadra che macina gioco, ma pecca spesso di attenzione, tanto in fase offensiva quanto, soprattutto, in quella difensiva. Il pareggio con le lariane sarebbe forse stato il risultato più giusto, ma le neroverdi non possono continuare a mantenere quella latitudine di tabellone. Como invece sempre più sorprendente, che aiutato forse anche dal fato riesce a conquistare la sua 3° vittoria in stagione, portandosi al terzo posto in coabitazione con Fiorentina e Inter.
Milan-Pomigliano 4-1 domenica ore 12:30
Doveva tornare a ruggire il Milan, dopo che nelle ultime due gare aveva perso con la Juventus e pareggiato contro il Como. L’avversario di giornata era il Pomigliano, che aveva conquistato solamente 1 punto sino a quel momento, nel pareggio della 2° giornata contro il Sassuolo.
Partita che sanciva anche il ritorno nella formazione titolare per le rossonere di Kosovare Asllani, con la svedese che ci ha impiegato solamente due giri d’orologio per sbloccarsi. Giocatrice sicuramente che da un punto di vista tecnico è una delle più talentuose del nostro campionato, ma sin troppo fragile a livello fisico. Milan che dopo l’1-0 continua a spingere, anche se al 25’ deve ringraziare una proverbiale Giuliani su bel tiro di Ippolito. Al 29’ arriva anche il raddoppio, grazie ad una grande azione corale che coinvolge Andrea Stašková, brava a battere un’incolpevole Buhigas. Primo gol in campionato anche per lei. Da lì il canovaccio della sfida non cambia. Milan pericoloso in qualche occasione, ma non impegnando di fatto mai l’estremo difensore partenopeo. Al 70’, però, il Pomigliano accorcia le distanze, sfruttando un errore in fase di impostazione di Julie Piga. Ana Lucía Martínez viene servita in profondità e a tu per tu con Giuliani sigla il 2-1. Piga però si farà perdonare dopo solamente nove minuti, servendo una sponda al bacio su calcio di punizione ancora a Kosovare Asllani, che trova la sua doppietta personale. Nei minuti di recupero, c’è spazio anche per il definitivo 4-1, siglato su calcio di rigore da Christy Grimshaw, che sicuramente meritava il gol per la partita disputata.
Con questi 3 punti il Milan scaccia qualche fantasma e ritrova anche la grande condizione delle sue attaccanti, pedine di innegabile valore per tornare a scalare la classifica dopo la partenza ad handicap. Per il Pomigliano secondo 4-1 di fila incassato, dopo quello rimediato contro la Fiorentina. Partite in cui sicuramente la squadra campana non doveva fare punti, che saranno invece da ricercare nelle prossime tre gare, contro Napoli, Como e Inter.
Fiorentina-Juventus 1-2 domenica ore 15:00
Vero big match di giornata quello in programma fra Fiorentina e Juventus, con le viole che ospitavano al Viola Park le vice-campionesse in carica della Juve.
Partenza subito molto forte per le bianconere, che già al 13’ costringono Schroffenegger ad un grande intervento su tiro di Bonansea. Portiere gigliato che probabilmente al termine della sfida risulterà una delle migliori delle sue. La partita vede il vantaggio bianconero al 34’, grazie ad una bellissima azione personale di Lineth Beerensteyn, veramente in grande spolvero nella sfida di domenica e spina nel fianco continua della retroguardia di mister De La Fuente. Dopo il vantaggio, le piemontesi continuano a spingere con grande forza, cercando subito il raddoppio. Al 45’ e al 51’ è proverbiale ancora una volta Schroffenegger, che chiude la saracinesca rispettivamente a Girelli e ancora Beerensteyn. Dopo questo forcing non tramutato nel 2-0, la partita cambia volto. Merito sicuramente della Fiorentina, che al 67’ trova il gol del pari con la grande incornata di testa di Michela Catena, su calcio d’angolo, fondamentale su cui le toscane nelle ultime uscite hanno dimostrato di aver lavorato molto. Dopo il pari, le bianconere non si annichiliscono e anzi trovano nuova linfa. La partita, con ogni probabilità, viene decisa al 76’, con Girelli che viene strattonata in area da Marina Georgieva. Per l’austriaca è doppio giallo e quindi espulsione, mentre per la Juventus è calcio di rigore. Cristiana Girelli si presenta sul dischetto e sigla il suo 4° gol in campionato.
Juventus che dunque rimane attaccata alla Roma al comando della classifica. Le giallorosse sembrano una macchina invincibile, ma è sicuramente da notare la crescita che sta facendo la squadra di mister Montemurro, che senza la Champions League diventa un’accreditata contendente alla vittoria finale. Per la Fiorentina una partita con un po’ di sbandamento nella parte centrale e ritrovata maggiormente negli ultimi 20 minuti, anche a dispetto del rigore subito. Sconfitta che ci può stare, ma se davvero l’obiettivo è il 3° posto adesso è imperativo vincere fra due settimane in casa contro il Milan.
Sampdoria-Roma 0-5 domenica ore 17:00
Sembrava una partita già scritta prima dell’incontro quella fra Sampdoria e Roma, con le due squadre che sicuramente hanno obiettivi ben differenti per quest’annata. Così si è rivelata, ma con un primo tempo sicuramente da raccontare.
Nella prima frazione parte molto bene la Roma, che al 10’ colpisce un palo, rischiando già di sbloccare l’incontro. Dopo il palo giallorosso, però, la Sampdoria mette in campo 20 minuti di grande calcio, sfiorando ripetutamente il vantaggio. Al 21’ le liguri colpiscono una traversa. 12 minuti dopo è bravissima Ceasar a fermare una conclusione ravvicinata di Taty, con la brasiliana che al 39’ colpisce anche un’altra traversa. Secondo legno che però di fatto chiude il pressing offensivo doriano, che in pieno recupero subiscono l’1-0 grazie ad una perla dai 30 metri di Elena Linari, che spedisce il pallone nel sette, dove Tampieri non può mai arrivare. Vantaggio a fine primo tempo che galvanizza le giallorosse e piega le gambe alla Sampdoria.
Nella ripresa infatti si assiste ad uno spartito unico, con la Doria sin troppo alta con la propria linea difensiva e le attaccanti della Roma che hanno potuto tranquillamente trovare ampi spazi nella retroguardia avversaria. Al 59’ è Évelyne Viens a siglare il raddoppio, calciatrice che si è subito ambientata ottimamente nello scacchiere tattico di mister Spugna. Terzo e quarto gol arrivano invece dai piedi di Valentina Giacinti, che dapprima scappa in contropiede da sola e conseguentemente si trova libera in mezzo all’area. Chiude la partita, infine, il calcio di rigore procurato da Viens e siglato da Elena Linari, che trova anche la sua personale doppietta.
Roma troppo più forte delle contendenti, che può permettersi quasi il lusso di tirare il freno nel primo tempo, complice anche un calendario molto fitto per le giallorosse. Spugna che però schiera dal primo minuto più o meno l’11 tipo, non facendo alcun tipo di turnover e dando anche un importante segnale: questo campionato vuole ancora esser vinto dalle giallorosse. Sampdoria che forse trovando il vantaggio nella prima metà di gara poteva impensierire le avversarie, ma che così non facendo ha prestato il fianco allo show capitolino.
La classifica
Roma 15
Juventus 15
Fiorentina 10
Inter 10
Como 10
Milan 7
Sampdoria 3
Sassuolo 1
Pomigliano 1
Napoli 0
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