Dopo le ammissioni di colpa, la Procura Federale guidata da Giuseppe Chiné ha accolto la richiesta di patteggiamento presentata dai legali di Nicolò Fagioli nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse. La misura è stata avallata dalla procura generale del Coni e dal presidente della Figc Gabriele Gravina.
Per gli effetti dell’accordo il giocatore della Juventus verrà squalificato per 12 mesi, 7 di pena afflittiva e 5 commutati in un percorso rieducativo. Fagioli dovrà seguire un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi sotto stretto controllo della Procura (uno psicologo stilerà relazioni bimestrali) e dovrà presenziare a un ciclo di almeno 10 incontri pubblici presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali e Centri per il recupero dalla ludopatia.
Il giocatore ha raccontato che il vizio del gioco lo ha portato in un brutto giro di allibratori e ad accumulare debiti enormi, di oltre 2,5 milioni di euro, ed è questo il motivo del pianto dirotto Sassuolo-Juventus del campionato scorso. In quel match Fagioli è titolare ed è proprio lui a commettere una leggerezza che manda in rete il neroverde Defrel per l’1-0 finale. Allegri lo richiama in panchina e lui scoppia a piangere. Tutti pensano per l’errore commesso, invece ora Fagioli spiega il perché di quelle lacrime: “La situazione era talmente insopportabile che, a Sassuolo, appena uscito dal campo mi misi a piangere di fronte alle telecamere, pensando ai miei problemi legati ai debiti delle scommesse“.
Il comunicato della Figc
L’accordo raggiunto con Nicolò Fagioli per il patteggiamento è stato ufficializzato sul sito della Federcalcio attraverso un comunicato:
“La Procura Federale ha raggiunto un accordo (ex art. 126 CGS) con il calciatore Nicolò Fagioli a seguito del quale lo stesso verrà sanzionato con una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 12.500 euro, per la violazione dell’art.24 del CGS che vieta la possibilità di effettuare scommesse su eventi calcistici organizzati da FIGC, UEFA e FIFA.
Riguardo le prescrizioni alternative, Fagioli dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici, da svolgersi nell’arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla FIGC. La Procura Federale vigilerà sul rispetto di quanto indicato e, in caso di violazioni, adotterà i provvedimenti di propria competenza, ai sensi del CGS, con risoluzione dell’accordo e prosecuzione del procedimento disciplinare dinanzi agli Organi giudicanti di giustizia sportiva”.
Leave a comment