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UCL: 2^ giornata, i risultati dei gironi G e H

Barça e City a punteggio pieno dopo due giornate

di Edoardo Colletti – Bottino pieno per Barça e City nel secondo turno di Champions League. Passano di misura su un ottimo Porto i blaugrana, i citizens hanno vita più facile in Germania con il Lipsia. Pari tra Stella Rossa e Young Boys nel girone G, rimonta pirotecnica e primo successo per lo Shakhtar nel gruppo H.

Gruppo G

LIPSIA-MANCHESTER CITY 1-3: Alla Red Bull Arena va in scena lo scontro diretto tra le due favorite al passaggio del girone. Entrambe vincitrici per 3-1 alla prima giornata, Lipsia e Man City si sfidano per il primo posto nel gruppo G.

Come da pronostico, partono forte gli uomini di Guardiola con uno dei protagonisti di serata: Phil Foden. L’inglese al 14’ raccoglie in area un pallone respinto male dalla retroguardia tedesca ed incrocia col mancino, mancando la porta di pochi centimetri. Stessa azione, stesso giocatore e stesso risultato 5’ dopo, ma al terzo tentativo il numero 17 del City non fallisce. Rico Lewis scatta sull’out destro e mette a rimorchio per l’inserimento di Foden (25’) che con il piede debole batte Blaswich per lo 0-1. I citizens gestiscono il vantaggio e vanno all’intervallo sopra di un gol.

La ripresa si apre con il pari dei padroni di casa firmato Lois Openda. L’attaccante belga, arrivato in estate dal Lens, viene lanciato verso l’area avversaria dal compagno di reparto Poulsen e sfida in velocità Akanji. Openda vince il duello ed incrocia con il destro fulminando Ederson al minuto 48. Il City non crolla, reagisce e collezione occasioni su occasioni da gol: prima Haaland spara alto a due passi dalla linea di porta, poi Foden colpisce la traversa da calcio piazzato. Le soluzioni al match per i Citizens arrivano dalla panchina, gli ingressi di Doku e Álvarez nel finale si rivelano decisive. Il primo assiste il secondo all’84’ per uno splendido gol a giro da fuori area che riporta avanti gli ospiti. Successivamente l’argentino restituisce il favore all’ex Rennes che in contropiede chiude i giochi al secondo minuto di recupero.
Al fischio finale è 1-3 per il Manchester, gli inglesi volano a +3 sul Lipsia e si piazzano saldamente al comando del girone G.

STELLA ROSSA-YOUNG BOYS 2-2: pari spettacolare a Belgrado tra Stella Rossa e Young Boys. Due reti a testa in un match il cui risultato rimane in bilico fino a pochi minuti dal termine. I padroni di casa vanno immediatamente vicini al vantaggio. Dopo 5’ il nuovo numero 9 dei serbi Ndiaye cerca la prodezza di tacco da centro area, Racioppi si supera e para la conclusione sventando il pericolo. La squadra di Bakhar tiene il campo e nei primi 20’ di gara crea non pochi grattacapi agli svizzeri, che trovano il primo squillo della gara al 27’. García si libera sul destro dai trenta metri e scarica una bordata verso la porta dei biancorossi, trovando l’opposizione di Glazer. Ad sbloccare il match, però, è la Stella Rossa: Bukari sterza sul destro in area di rigore e pesca al centro Ndiaye (35’), il senegalese è bravo in tuffo a spedire il pallone in porta per l’1-0.

I gialloneri, dopo un altro grande intervento di Glazer su Ugrinic nel recupero, trovano la via pareggio ad inizio secondo tempo. È proprio il centrocampista svizzero ad inserirsi sul filtrante di Monteiro ed a scavalcare il portiere con un pregevole tocco sotto che vale l’1-1 al 48’. In fiducia grazie al gol, lo Young Boys trova sempre più spazi tra la difesa dei serbi. Ne approfitta ancora Gracía, il terzino guadagna un penalty per fallo di mano su cross dopo un ottimo slalom in area di rigore. Itten (61’) trasforma dal dischetto e porta in vantaggio gli uomini di Wicky. La Stella Rossa accusa il colpo, il subentrato Ganvoula fallisce clamorosamente per gli svizzeri la chance per la rete del K.O. L’errore pesa come un macigno, poiché quando tutto sembra finito il miglior giocatore della squadra balcanica, Osman Bukari, s’inventa un’insperato gol che vale il pari a due minuti dal 90’. L’esterno, servito in area da Krasso, rilascia un destro potentissimo sul primo palo da posizione defilata e buca Racioppi, beffando all’ultimo respiro i campioni in carica di Svizzera.

Un punto per parte che può dare fiducia ai due team, ma che regale poco in termini di classifica in un girone in cui le concorrenti sono due club del calibro del Lipsia e del City.

Classifica del girone G: Manchester City 6 punti; Lipsia 3 punti; Young Boys 1 punti; Stella Rossa 1 punti.

Gruppo H

ANVERSA-SHAKHTAR D. 2-3: sorprende in trasferta lo Shakhtar Donetsk, rimontando il doppio vantaggio dell’Anversa. Tre punti fondamentali in chiave qualificazione per gli ucraini, al primo successo nel girone.
Passano appena 3’ dal fischio d’inizio e la squadra belga sembra subito indirizzare la gara a proprio favore. Il giovanissimo Vermeeren, già seguito da vari club europei, trova Muja in area di rigore. L’albanese sterza sul mancino, calcia e fulmina Riznyk per l’1-0. Partita in salita per lo Shakhtar che fatica a contenere la rapidità degli esterni di Van Bommel, in costante attacco alla profondità. Dopo un pericoloso destro di Vincent Janssen da fuori area, il raddoppio arriva proprio da un’ala. Balikwisha (34’) scappa alle spalle di Konoplia sul filtrante ancora di Vermeeren, si presenta davanti al portiere e lo batte di prima col destro. L’Anversa va dunque all’intervallo sul 2-0, forte del doppio vantaggio e di una gara in ampio controllo.

Non tarda ad arrivare la reazione degli ospiti, minuto 48 e gli ucraini accorciano le distanze con Sikan di testa dopo un’azione confusa. Nel secondo tempo accade tutto nel finale, al 70’ Sikan conquista un calcio di punizione dal limite dell’area. A calciare è il veterano e specialista Rakitskiy, fortunato in questo caso dato che il suo mancino viene deviato in modo decisivo da Balikwisha verso la porta. Riznyk spiazzato e parità ristabilita a poco meno di 20’ dal termine. Preme lo Shakhtar, perde lucidità l’Anversa che subisce anche il terzo gol per la rimonta degli ospiti. Nel tentativo di tenere in campo un pallone che sfilava sul fondo, il portiere dei biancorossi Butez serve Nazaryna che mette al centro per Sikan. L’attaccante deve solo appoggiare il pallone nella porta sguarnita, quanto basta per la doppietta personale al 76’. La squadra belga tenta l’assalto disperato alla ricerca del pari, trovando davanti a se un muro di maglie neroarancio. All’ultimo minuto dei sei di recupero concessi dall’arbitro, Alderweireld si guadagna la chance più grande per salvare la propria squadra. L’ex Tottenham calcia dal limite e trova una deviazione di mano che regala il calcio di rigore ai padroni di casa. Dagli undici metri, però, il capitano calcia fuori fallendo clamorosamente l’occasione per il 3-3. Si complicano le cose ora per l’Anversa, a zero punti nel girone dopo due turni. Sale a tre, invece, il Donetsk e raggiunge il Porto.

PORTO-BARCELLONA 0-1: poche emozioni a Oporto nella sfida tra i due club in testa al girone H. Un Barcellona ancora imbattuto in Liga fa visita al Porto di Conceiçao, a tre punti come i blaugrana grazie al successo nella prima giornata contro lo Shakhtar.
La prima fiammata del match arriva dopo 22’ di stasi. João Felix raccoglie al limite dell’area un pallone scaricato da Lewandowski e calcia di potenza con il destro. Diogo Costa è attento e devia in angolo alzano solamente la mano destra. Superará di poco la mezz’ora di gioco, Xavi è costretto ad usufruire del primo slot per le sostituzioni, perdendo per infortunio Lewandowski. Il polacco lascia il campo a Ferran Torres, scelta che pagherà già nel primo tempo. Lo spagnolo, infatti, prima scalda i guantoni di Costa con un destro dal limite, poi trova la rete dello 0-1 nel primo minuto di recupero. Gundogan approfitta di un retropassaggio corto di Romario Baró e lancia in porta il numero 7 blaugrana che col mancino non sbaglia e porta avanti il Barça al Do Dragão.

Dopo un primo tempo in sordina, i Dragões salgono in cattedra e mettono in difficoltà il Barcellona. Al 53’ Koundé è chiamato a un recupero monstre in velocità su Pepê, lanciato in solitaria verso la porta difesa da Ter Stegen. Il portiere tedesco deve anche calare il primo intervento della sua partita sbarrando la strada del gol a Wendell al 66’. I blaugrana faticano a creare ed a rimanere in controllo del vantaggio in più di un’occasione. A salvare i catalani è prima il VAR, che revoca un fallo di mano di Cancelo punito con il calcio di rigore, poi il guardalinee, annullando lo splendido gol in rovesciata di Taremi all’83’ per offside. Al minuto 93 Xavi perde anche Gavi, espulso per doppia ammonizione, ma esce con tre punti da un match complicatissimo. Nonostante la sconfitta, il Porto si conferma una spina nel fianco in ambito europeo. Ora i portoghesi saranno chiamati a fare risultato ad Anversa per consolidare il secondo posto, insidiato dallo Shakhtar.

Classifica del girone H: Barcellona 6 punti; Porto 3 punti, Shakhtar D. 3 punti; Anversa 0 punti.

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