Ciro Immobile è il nuovo capitano della Nazionale italiana elo sarà almeno fino al prossimo Europeo. A ufficializzare l’investitura è stato il ct Luciano Spalletti nella conferenza stampa che precede la gara di domani sera contro la Macedonia del Nord a Skopje valide per le qualificazioni a Euro 2024.
Il centravanti azzurro commenta così la novità ai microfoni di Radio Rai: “Vent’anni fa speravo di giocare in azzurro, ma diventare capitano della Nazionale era proprio un sogno fantastico. Ora si è realizzato cerco di tenermi stretto questo posto con l’aiuto dei compagni, perché è grazie anche a loro che ho avuto questa nomina, hanno visto in me quello che posso dare quindi sono molto felice. Ho detto di no all’Arabia Saudita perché volevo continuare a vivere determinate emozioni con questa maglia, poter dimostrare di essere ancora in grado di dare tanto e con l’Europeo davanti tocca farlo subito“.
La Macedonia del Nord rievoca gli incubi di quell’estromissione dai Mondiali in Qatar con Mancini in panchina: “È stata la sconfitta più dolorosa della mia carriera. Anche più di quella con la Svezia, perché venivamo da un momento bellissimo e da forti gioie ed emozioni condivise tutte insieme e probabilmente quello ci ha spezzato un po’ le gambe, perché sicuramente non ce l’aspettavamo. Eravamo troppo frenetici troppo vogliosi di raggiungere subito il risultato e questo purtroppo non ha pagato“.
Immobile parla anche del nuovo ct Spalletti: “Il suo modo di approcciare con la squadra e col singolo giocatore, il suo modo di comunicare tutte le sue sensazioni e di allenare la Nazionale, noi l’abbiamo seguito dall’inizio alla fine, quindi sono convinto che faremo un percorso bellissimo e domani sarà solo l’inizio. Spalletti mi conosce, io forse conoscevo un po’ meno il suo modo di lavorare. Ma la cosa che mi ha impressionato di più è l’aspetto morale: quanto parla con i giocatori, quanto tenga al senso di appartenenza, che ci ha trasmesso dal primo minuto con le sue parole. E che dopo tanto tempo può essere uno stimolo in più. Per quello che mi riguarda, dopo una bellissima storia con Mancini, forse avevo anche bisogno di cambiare: l’arrivo di Spalletti è una spinta in più“.
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