di Gabriele Rogani – Lo stadio De Grolsch Veste di Enschede è stato il teatro della finale delle due semifinaliste perdenti di Nations League: da una parte l’Olanda, eliminata dalla Croazia al termine di un rocambolesco 2-4 in favore di Modric e compagni; dall’altra gli azzurri di Roberto Mancini, sconfitti a pochi istanti dall’inizio del recupero con un gol di Joselu, che ha consegnato alla Spagna la finale di questa sera.
In attesa della finale tra Croazia e Spagna, alle 15.00 è andata in scena la sfida tra le due nazionali sconfitte nel turno precedente. Dopo la brutta prova messa in mostra contro la Spagna, in cui la nazionale di Roberto Mancini è sembrata svuotata, senza una precisa identità è totalmente in balia dello spartito spagnolo, quest’oggi negli azzurri non è mancata una reazione d’orgoglio. Tante le polemiche sentite in queste ore, sia per il modulo scelto che per delle mancate convocazioni sembrate davvero una forzatura agli occhi della critica, anche per questo serviva una prova di rilievo dopo la sconfitta con la Spagna e una mancata qualificazione al mondiale che continua a rimanere nella testa degli appassionati. La vittoria odierna contro l’Olanda, arrivata con il punteggio di 2-3, è una medicina momentanea che almeno parzialmente rasserena l’animo della nazionale di Mancini.
La partita
Gli Azzurri iniziano bene il match trovando il vantaggio dopo appena 6′. Il gol lo segna Dimarco, al termine di un’azione iniziata sugli sviluppi di un cross di Frattesi, con Raspadori che ha addomesticato per l’esterno dell’Inter. Al 20′ è ancora l’Italia ad andare a segno: da un rimpallo la palla arriva sui piedi di Frattesi che davanti alla porta non fallisce e porta l’Italia sul 2-0.
Il centrocampista del Sassuolo aveva già sfiorato la rete nella semifinale con la Spagna e la prestazione di oggi continuerà a dar forza alle richieste del club in chiave mercato.
Una delle migliori occasioni dell’Olanda arriva al minuto 40, con l’attaccante del Liverpool Gakpo che prova a sorprendere Donnarumma con un tocco morbido ma manda a lato. La prima frazione di gioco si chiude con sei minuti di recupero.
Nella ripresa Orange subito pericolosi ancora con Gakpo che va vicinissimo a dimezzare lo svantaggio ma poi la partita sembra scivolare via senza troppe occasioni da rete. Quando mancano due minuti dal settantesimo, l’Olanda riesce invece ad accorciare le distanze con Bergwijn che salta abilmente Dimarco e batte Donarumma.
Passano solo quattro minuti e l’Italia allunga ancora con Federico Chiesa: l’esterno bianconero incrocia il sinistro da posizione angolata, la palla pizzica il palo prima di entrare in rete. Dopo la rete di Weghorst annullata per fuorigioco all’82’ , l’Olanda trova il 2-3 con Wijnaldum in pieno recupero. Il risultato non cambia fino al fischio finale. Si chiude con una vittoria per 2-3 il percorso azzurro in Nations League, probabilmente l’ultimo con la vecchia guardia protagonista. La Nations League è sicuramente una competizione di valore ma non quanto campionato europeo o di un mondiale. La scelta di Mancini di premiare il vecchio blocco azzurro piuttosto che sfruttare la competizione per avviare un necessario ringiovanimento della rosa e per responsabilizzare chi domani dovrà vestire la maglia della Nazionale, continua a risultare incomprensibile agli occhi di molti.
Il tabellino
OLANDA – ITALIA 2-3
OLANDA (4-3-3): Bijlow; Dumfries, Geertruida (Wijnaldum 46’), Van Dijk, Aké; Wieffer (Veerman 74’), De Jong, Simons (Koopmeiners); Malen (46’ Malen), Gakpo, Lang (Weghorst 46’). A disposizione: Bergwijn, Blind, Botman, De Roon, Flekken, Koopmeiners, Malacia, Noppert, Timber, Veerman, Weghorst, Wijnaldum. Allenatore: Koeman
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Toloi, Acerbi, Buongiorno, Dimarco (Spinazzola 74’); Verratti (Barella 85’), Cristante, Frattesi; Gnonto (64′ Zaniolo), Retegui (Pellegrini 85’), Raspadori (64′ Chiesa). A disposizione: Barella, Bonucci, Chiesa, Darmian, Di Lorenzo, Immobile, Jorginho, Meret, Pellegrini, Spinazzola, Vicario, Zaniolo. Allenatore: Mancini.
Marcatori: Dimarco 6’ (I), Frattesi 20’ (I), Bergwijn 68’ (O), Chiesa 73’ (I), Wijnaldum 89’ (O)
Ammoniti: Dimarco 34’ (I), Barella 92’ (I)
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