di Andrea Cesarini – Nell’anno della retrocessione del “suo” Leicester, mister Ranieri centra l’ennesima impresa della carriera grazie a una rete di Pavoletti al 95’.
Il Cagliari conquista meritatamente la Serie A all’ultimo assalto dopo una partita giocata bene grazie a un gol di Pavoletti all’ultimo respiro. L’attaccante toscano, entrato da pochi secondi, non segnava da gennaio. Ennesimo risultato di prestigio per Claudio Ranieri, che ha preso la guida tecnica del Cagliari a dicembre con la squadra rossoblù a metà classifica. L’allenatore romano conquista una promozione in A con i sardi per la seconda volta dopo quella del 1990.
Grande delusione per i 60 mila del San Nicola che attendono il ritorno nella massima serie da 12 anni.
La partita
Il Cagliari parte subito forte, vista la necessità di vincere la partita per centrare l’obiettivo promozione dopo il pareggio per 1-1 nella partita di andata con il pareggio di Antenucci su rigore al 95’.
Lapadula protagonista dei primi minuti con due colpi di testa, al 5’ e al 7’. Al 20’ protagonista Caprile che devia in angolo una botta di Luvumbo. Si sveglia il Bari pericoloso pochi minuti dopo con Cheddira.
Al 28’ clamorosa occasione per gli ospiti: Luvumbo da sinistra, testa di Lella e palla che colpisce l’incrocio dei pali.
Ancora un grande intervento di Caprile dieci minuti più tardi su un colpo di testa di Di Pardo, deviazione in angolo.
Il tempo si chiude senza reti ma con parecchi rimpianti per i sardi per le occasioni sprecate.
All’inizio del secondo tempo Mignani inserisce Ricci per un deludente Mazzotta e il Bari ritrova un po’ di equilibrio. Proprio Ricci al 47’ sfiora il gol-serie A al termine di una grande azione. La ripresa si gioca a ritmi più bassi e risulta meno spettacolare e senza grandi occasioni da gol. Nel cuore del tempo i due tecnici provano a cambiare l’inerzia della gara con una serie di cambi che però non spostano l’equilibrio in campo.
Al 75’ ennesima grande parata di Caprile, sicuramente il migliore in campo, che devia in angolo un colpo di testa di Dossena. All’84’ la più grande occasione per i padroni di casa con Folorunsho che centra il palo con un tiro a giro a Radunovic battuto.
La pioggia battente rende ancora più combattuti e nervosi i 6’ minuti di recupero decretati dall’arbitro Guida, ma quando tutto sembra finito e la festa dei pugliesi pronta a esplodere arriva la mossa di mister Ranieri. Quando l’orologio segna il minuto 90 il tecnico romano manda in campo Pavoletti per Luvumbo. È proprio il bomber toscano, a secco da gennaio a insaccare il gol promozione al 95’ che gela il San Nicola e fa esplodere di gioia tutta la Sardegna.
Il Cagliari torna in serie A dopo appena un anno di purgatorio e prende il posto dello Spezia, sconfitto nello spareggio per la salvezza in Serie A dal Verona.
Il tabellino
BARI – CAGLIARI 0-1
Bari (4-3-3): Caprile; Dorval, Di Cesare (63′ Zuzek), Vicari, Mazzotta (46′ Ricci); Maita, Maiello, Benedetti; Esposito (63′ Ceter, 79′ Folorunsho), Cheddira, Morachioli (73′ Molina). All. Mignani
Cagliari (4-4-2): Radunovic; Zappa, Dossena (82′ Viola), Obert, Azzi (82′ Barreca); Di Pardo (68′ Prelec), Deiola, Makoumbou, Lella (68′ Mancosu); Luvumbo (89′ Pavoletti), Lapadula. All. Ranieri
Gol: 94′ Pavoletti
Assist: Zappa
Ammonizioni: 59′ Dorval (B), 67′ Luvumbo (C), 67′ Maita (B), 74′ Benedetti (B), 90′ Deiola (C), 92′ Mancosu (C)
Le dichiarazioni post partita
MIGNANI – “Non so dire cosa si prova, perché perdere il nostro sogno in questo modo fa male. Facciamo i complimenti all’avversario e noi andiamo via con le lacrime agli occhi. Avremmo meritato anche noi la serie A. Non ho parlato con i ragazzi, ognuno prova le proprie sensazioni e non c’è molto da dire. Abbiamo fatto il massimo. Ci sarà tempo per pensare al futuro”.
RANIERI – ”Si prova una grande liberazione. Cagliari per me è tutto. Qui 33 anni fa sono diventato allenatore, sarò sempre grato a questo popolo. Avevo dubbi sul tornare per paura di sporcare i vecchi ricordi, ma non sono stato egoista e ho pensato alle difficoltà del Cagliari. Non centrare la promozione sarebbe stato un colpo al cuore. Anche dopo la Premiere League avevo detto “Cagliari”, ora ci metto quest’altra perla, sono grato a chi mi ha riportato qui. Ora importante fare una squadra adeguata perché dobbiamo salvarci. Abbiamo dietro un popolo, non solo chi viene allo stadio, voglio ringraziare tutti. Far felici tutti gli emigranti è una gran cosa. Sono sempre stato sereno, anche da giovane, probabilmente è il mio carattere”.
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