di Antonio Frateiacci – Al termine della finale di Europa League, persa dalla Roma ai calci di rigore, il tecnico giallorosso José Mourinho,tutti gli occhi erano puntati su Josè Mourinho, soprattutto dopo quel giro di campo che aveva allarmato tutti i tifosi giallorossi. Nel post partita ha attaccato duramente l’arbitro Taylor ma non ha chiarito tutti i dubbi sul suo futuro.
A Sky Sport
“Il gruppo ha dato tutto. O uscivamo con la coppa o uscivamo morti. Siamo morti fisicamente e mentalmente. Il risultato è ingiusto, con tanti episodi di cui parlare. Eravamo stanchi, possiamo perdere una partita di calcio, ho vinto 5 finali europee e ho perso questa ma non sono mai tornato a casa così orgoglioso“.
Su Dybala e le lacrime al termine della gara – “Tutti sono attaccati alla maglia, prendiamo le cose con serietà e umiltà, dando sempre tutto. Ognuno reagisce in modo diverso, uno piange, un altro no. Ma la verità è che siamo tutti tristissimi. Arriviamo a casa morti di stanchezza e dicendo che è ingiusto”.
Sulla direzione dell’Inglese Taylor – “L’arbitro sembrava spagnolo, abbiamo dato tutto. Tanti gialli, ma Lamela doveva prendere il secondo giallo, non l’ha preso e poi ha segnato uno dei rigori”.
Sul futuro – “Lunedì vado in vacanza, se avremo tempo di parlare prima di lunedì decideremo, altrimenti lo faremo dopo. Io devo lottare per questi ragazzi, non posso dire oggettivamente che rimango. Sono un uomo serio. Ho detto alla proprietà che appena qualche club mi avesse contattato sarebbero stati i primi a saperlo. A dicembre ho parlato con il club perché avevo la situazione legata alla panchina del Portogallo. Da quel momento non ci ho riparlato, perché non c’è stato più nessun contatto. Ho ancora un anno di contratto con la Roma, la situazione è questa”.
A DAZN
“Quell’applauso alla fine è stato da brividi. Ho detto ai giocatori che parlo con loro sempre in modo onesto. Non vado a casa meno orgoglioso rispetto alle altre volte in cui ho vinto cinque coppe europee. Eravamo stanchi morti, è stata una gara durissima da giocare, il recupero è stato pazzesco”.
Sull’ arbitro – “L’influenza degli arbitri è una cosa alla quale siamo abituati, non me l’aspettavo in una finale europea. Basta guardare la bocca di Ibanez e si capisce tutto. Basta guardare l’episodio di Lamela, che è lo stesso che ha tirato il rigore. Siamo arrivati con tre gialli alla fine del primo tempo ed eravamo la squadra che aveva giocato meglio”.
Sulla permanenza a Roma – “Ho voglia di andare a casa lunedì. Ho voglia di giocare domenica, purtroppo non potrò andare allo stadio. Purtroppo ho un record di sanzioni nel calcio italiano che sembra che sono un criminale, però lunedì vado in vacanza perché sono veramente stanco. Rimanere a Roma? Fino a lunedì sicuramente”.
In conferenza stampa
“Dopo dicembre non ho mai parlato con la società. Ho un anno di contratto e la situazione è questa. Voglio rimanere ma i miei giocatori meritano di più, e anche io merito di più. Sono stanco di essere l’allenatore e l’uomo di comunicazione che dice che siamo stati derubati. Non siamo ancora squadra da Champions perciò è paradossale ma è meglio non fare la Champions. Dobbiamo battere lo Spezia per tornare in Europa League. Taylor? È un grandissimo arbitro, spero faccia solo partite di Champions e faccia cagate come oggi in Champions e non in Europa League“.
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