di Emanuele Tonini – Osimhen squilla due volte, ma la squadra di Thiago Motta, sotto 0-2, non demorde e raggiunge il pareggio con i gol di Ferguson e De Silvestri nel finale alimentando le speranze di centrare un posto in Conference League.
Partita divertente tra due squadre che, nonostante non abbiano più nulla da chiedere alla classifica, non ci stanno a perdere e danno vita ad una gara combattuta.
La partita
Le due squadre partono a ritmi bassi per via del caldo che si fa sentire al Dall’Ara. Dopo una prima fase di studio, è il Napoli a passare, al 14′: Skorupski sbaglia un disimpegno, Osimhen, alla sua centesima partita con la maglia azzurra, dal limite dell’area controlla di sinistro e di destro piazza il pallone nella porta rossoblù. Il gol galvanizza i partenopei, mentre il Bologna accusa il colpo. Il portiere felsineo è autore di tre parate decisive su Anguissa, Osimhen e Zerbin. Nel Bologna si vedono solo Dominguez, che prova a reagire, e Arnautovic, le cui conclusioni però non impensieriscono Gollini.
La ripresa inizia con il Bologna che prova a pareggiare. E’ ancora la coppia Dominguez Arnautovic a creare ma il tiro dell’attaccante finisce fuori. Mentre sull’altro fronte, Osimhen impegna Skorupski nella parata più difficile della giornata. Poco dopo però l’epilogo è diverso: Barrow sbaglia un appoggio, Bereszynski ruba palla e serve Osimhen in diagonale, botta del nigeriano di destro che batte il portiere polacco, 0-2. Il Napoli è padrone del campo e Thiago Motta inserisce Sansone al posto di Aebischer. E’ proprio il nuovo entrato che da il via all’azione del gol del Bologna. Il tiro di Sansone viene respinto malamente da Gollini, arriva Ferguson in scivolata che accorcia le distanze. Il gol sembra svegliare i bolognesi, che trovano nuova linfa dai cambi. Cambi che alla fine premiano i rossoblù. Questa volta è De Silvestri a siglare il gol del pareggio: Su calcio d’angolo il nuovo entrato sovrasta di testa Olivera che è posizionato male, la sua incornata supera il portiere e fissa il punteggio sul 2-2. Nel recupero il Bologna avrebbe addirittura l’occasione per vincere, dopo che Anguissa di testa sfiora il vantaggio per il Napoli. Al 97′ Sansone segna, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Partita che finisce dunque in parità, risultato e partita piacevole.
Il tabellino
BOLOGNA – NAPOLI 2-2
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch (74′ De Silvestri), Lucumi, Bonifazi (74′ Medel), Cambiaso; Schouten, Dominguez; Aebischer (60′ Sansone), Ferguson, Barrow (61′ Moro); Arnautovic (dal 60′ Zirkzee). Allenatore: Thiago Motta.
NAPOLI (4-3-3): Gollini; Bereszynski, Rrahmani, Kim (78′ Juan Jesus), Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski (86′ Gaetano); Zerbin (78′ Zedadka), Osimhen (66′ Simeone), Kvaratskhelia (66′ Raspadori). Allenatore: Luciano Spalletti.
ARBITRO: Matteo Marcenaro
MARCATORI: Osimhen (N) al 14° e al 54°, Ferguson (B) al 62°, De Silvestri (B) al 84°.
AMMONITI: Dominguez (B), Bereszynski (N), Kim (N), Rrahmani (N).
Le dichiarazioni post partita
Motta: “Ottima prestazione fin dall’inizio, loro quando avevano la palla sapevano come metterci in difficoltà. Comunque abbiamo chiuso in crescendo, attaccando tanto, con le chances per vincere. Sono molto soddisfatto dei miei ragazzi, per l’impegno e la passione che abbiamo sempre messo in campo durante tutta la stagione. Questo pareggio è importante, non era facile recuperare due gol al Napoli, bravi i ragazzi. Alla fine è stata un’altra bellissima partita. Questa squadra può ancora migliorare, ma ora testa al lecce perché si può fare ancora qualcosa di molto importante”.
Spalletti: “Cosa mi resta di Napoli? Tantissime cose, per costruire quello che abbiamo fatto ci vogliono tutte le componenti, ma il sentimento della città è quello che fa la differenza”. Poi dice di non rispondere a De Laurentis che aveva detto che restare a Napoli è un privilegio e non un obbligo: “Non commento le sue parole, sono mentalmente organizzato nel festeggiare con il popolo e i ragazzi che meritano il meglio possibile, sono dentro i festeggiamenti e oggi abbiamo fatto una grande partita”. Sul tatuaggio con lo scudetto invece dice: “E’ un prurito che si sente addosso, si va a guardare cosa c’è sono contento di averlo portato in superficie. magari vado a fare tutto il braccio perché ci sono altre cose da mettere in evidenza”.
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