di Emanuele Tonini – Grazie a un gol di Giroud nel finale di primo tempo, il Milan batte la Juventus allo Stadium e si qualifica aritmeticamente per la prossima Champions League con una giornata di anticipo. A meno di un miracolo, per i bianconeri invece sarà settimo posto e quindi Conference League, sempre al netto delle decisioni dell’Uefa.
La partita
Per l’ultima stagionale allo Stadium, Allegri opta per un schieramento più offensivo con una difesa a tre con Bremer centrale; con Vlahovic fuori causa, il trio d’attacco è composto da Di Maria, Kean e Chiesa.
Pioli invece risponde con il consolidato 4-2-3-1 dove Giroud è il terminale offensivo con il trio Messias, Diaz e Leao a supporto.
Al Milan serve un punto per blindare il quarto posto, la Juve deve vincere e poi sperare. Le due squadre partono un po’ al rallentatore, anche per via dei primi caldi. Nei primi minuti due tentativi: prima Krunic di testa e poi Cuadrado con un tiro da fuori area. Intorno alla mezzora la Juve mette in fila tre occasioni con Di Maria, Chiesa e Kean che però sprecano. Il Milan invece capitalizza la prima vera palla gol al 40’: cross di Calabria, difesa juventina completamente in bambola e Giroud svetta più in alto di tutti, anticipa Gatti e insacca alle spalle di Szczesny che non può arrivarci. Per il francese è il 12 centro stagionale.
La ripresa inizia con una plateale protesta dei tifosi bianconeri contro la dirigenza e qualche fischio contro Angel Di Maria, forse il peggiore in campo. Il Milan aspetta gli avversari nella propria metà campo pronto a sfruttare la velocità di Leao e Brahim Diaz, la Juventus prova ad approfittarne senza mai trovare la giocata giusta. Pioli richiama Messias ammonito e manda in campo Saelemaekers. È proprio il belga che al 71’ ha sui piedi la palla del raddoppio ben servito da Leao ma Szczesny è bravo a salvare in angolo. L’occasione più pericolosa per la Juve, è sui piedi di Danilo al 92’ ma il suo tiro è respinto sulla linea da Kalulu.
Finisce così nel modo più amaro l’ultima in casa dei bianconeri, con alcuni giocatori all’addio alla maglia bianconera. Il Milan invece ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo, ovvero l’accesso alla prossima Champions League.
Il tabellino
Juventus-Milan 0-1
JUVENTUS (3-4-3): Szczesny; Gatti, Bremer (82’ Bonucci), Danilo; Cuadrado, Locatelli, Rabiot, Kostic (62’ Paredes); Di Maria (62’ Milik), Kean (72’ Illing Junior), Chiesa. Allenatore: Massimiliano Allegri
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (86’ Kalulu), Tomori, Thiaw, Theo Hernandez; Tonali, Krunic; Messias (56’ Saelemaekers), Diaz (82’ Pobega), Leao (82’ Ballo Tourè); Giroud (86’ Origi). Allenatore: Stefano Pioli.
ARBITRO: Mariani
MARCATORI: Giroud (M) al 40’
AMMONITI: Messias (M) al 33’, Cuadrado (J) al 55’, Krunic (M) al 64’
Le dichiarazioni post partita
ALLEGRI – “Dopo la gara ho ringraziato i ragazzi, hanno fatto una stagione importante che va chiusa con onore a Udine. Una stagione così non la auguro a nessuno. Nelle difficoltà, metti e togli i punti…. E’ stata una stagione anomala. Poi se si guarda la classifica, si dice che la Juve ha fatto una stagione sbagliata, non lo accettiamo. Abbiamo fatto 69 punti con tutte le difficoltà. La stagione è finita a Siviglia, è brutto dirlo ma è così a livello di energie mentali. Un altro gruppo non avrebbe fatto 69 punti ma forse 50. Bisogna essere orgogliosi. La base è buona, non è tutto da buttare. L’errore sarebbe quello di non tenere il buono per il futuro della Juventus. Abbiamo fatto bene con i giovani, quando sono tornato sapevo che non sarebbe stato facile vincere. Avessi voluto vincere sarei andato da altre parti. La stagione è fallimentare ma la Juventus ha giocato due semifinali ed è al momento terza. Siamo stati penalizzati su cose oggettive, il calcio da e il calcio toglie, quest’anno ha tolto molto. Usciremo in tranquillità da questo. Alcune squadre sono entrate in Champions per il fatto che ci hanno tolto 10 punti“.
PIOLI – “Riguardo al futuro dipende cosa vuol fare la società. E ben vengano i giovani. Se l’obiettivo è quello di rimanere competitivi in entrambe le competizioni e ripetere ciò che abbiamo fatto in Champions, allora servono giocatori forti, da Milan. Uscire in semifinale contro l’Inter ci ha fatto male e in campionato avremmo potuto fare di più. Bisogna partire da dove abbiamo cominciato e vedere dove siamo. Quest’anno abbiamo provato ad essere competitivi in due competizioni e in qualcosa siamo mancati. E’ una squadra solida, ha una base forte, è stata una stagione particolare. Per la prima volta alcuni giocatori hanno partecipato al Mondiale e hanno fatto fatica a trovare la condizione migliore”.
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