di Emanuele Tonini – Un gol in pieno recupero di Antonio Candreva regala alla Salernitana la vittoria che sa di salvezza perché porta i granata a otto punti sulla terzultima. Per l’Atalanta è invece l’addio alla rincorsa Champions. La squadra di Gasperini domina il primo tempo, nonostante le numerose assenze, e si arrende solo nel finale.
La partita
Paulo Sousa decide per un squadra decisamente a trazione anteriore, rientrano Candreva, Bradaric e Gyomber, schierando titolare però solo Bradaric a sinistra, con Mazzocchi che va a destra. Al centro della difesa il tecnico portoghese schiera l’ex Lovato, mentre in attacco il trio Dia, Botheim e Piatek. Le scelte di Gasperini invece sono obbligate viste le tante assenze, sulla fascia destra fiducia a Soppy, mentre davanti Koopmeiners, Pasalic e Zapata, mentre Hojlund e Muriel partono dalla panchina per poi fare il proprio ingresso nella ripresa.
Il primo tempo è totalmente di marca nerazzurra, nonostante si scateni un violentissimo temporale con tanto di grandine. Zapata ha due buone occasioni di testa, prima al 19° in tuffo e poi al 42° su cross di De Roon, ma la mira del colombiano lascia un po’ a desiderare e il pallone si perde sul fondo. Le occasioni per i bergamaschi si sprecano, ci provano due volte Pasalic, Ederson e Soppy ma prima Ochoa respinge senza problemi, e in seguito Pirola diventa l’ultimo baluardo difensivo, rischiando però l’autorete. I granata nel primo tempo non sono pervenuti, si registra solo una punizione di Mazzocchi che fa il solletico alla difesa dell’Atalanta, mentre Dia sembra essere in giornata no.
Il secondo tempo vede la Salernitana entrare in campo con uno spirito battagliero, mentre l’Atalanta aumenta le sue bocche da fuoco inserendo Hojlund a fare da spalla a Zapata, togliendo Pasalic. La squadra di Sousa è molto più propositiva rispetto alla prima frazione, mentre la Dea perde prima Soppy al 3° e poi Djimsiti al 25°, tanto che Gasperini in piena emergenza è costretto ad adattare Okoli che di professione fa il centrale, a laterale destro. Il primo squillo dei padroni di casa è con Dia che, che arriva al tiro da posizione centrale dopo che Zapata aveva perso palla, ma la conclusione finisce alta. Ci prova anche Piatek di testa, ma Sportiello respinge di pugno. Inizia così un assedio dei padroni di casa che costringono una rabberciata Atalanta a chiudersi in difesa. La Salernitana ci crede e inserisce Candreva e Kastanos dando freschezza alla squadra, proprio l’ex Inter è il match winner dell’incontro in pieno recupero: uno due con Piatek, e tiro di destro sul primo palo e tre punti che sono una sentenza
Il tabellino
SALERNITANA-ATALANTA 1-0
SALERNITANA ( 3-4-2-1): Ochoa, Daniliuc, Lovato, Pirola; Mazzocchi (66’ Kastanos), Coulibaly, Vilhena (89’ Bohinen), Bradaric; Botheim (80’ Candreva),Dia; Piatek. Allenatore: Sousa
ATALANTA ( 3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Djimsiti (70’ Demiral), Scalvini; Soppy (48’ Okoli), De Roon, Ederson, Zappacosta; Koopmeiners, Pasalic (46’ Hojlund); Zapata (65’ Muriel). Allenatore: Gasperini.
ARBITRO: Piccinini (Forlì)
MARCATORI: Candreva al 93’
AMMONITI: Scalvini (A), De Roon (A), Lovato (S), Coulibaly (S).
Le dichiarazioni post partita
SOUSA – “L’importante è convincere i ragazzi del potenziale che hanno. Il nostro modello di gioco è la nostra identità. Dobbiamo creare mentalità, anche contro squadre importanti come l’Atalanta. Nel secondo tempo siamo migliorati tantissimo, alzando la linea difensiva; siamo stati più coraggiosi, abbiamo aggredito e siamo cresciuti sul palleggio. Abbiamo tolto tempo e spazio all’Atalanta. Piatek ci ha dato una profondità straordinaria per alzare il nostro baricentro. La salvezza non ci scapperà, voglio costruire tutti i giorni una squadra importante anche per la prossima stagione”.
GASPERINI – “Soppy si è sicuramente stirato, Djimsiti ha preso una botta e non credo sia grave. Ci hanno surclassati, sono responsabile. Abbiamo fatto un discreto primo tempo, poi nella ripresa siamo stati surclassati in tutto. Nello spirito, nelle motivazioni e di questo mi sento responsabile. Ora in queste partite dobbiamo cercare un posticino per l’Europa che è l’unica cosa che conta. Abbiamo meno chance e potremo essere fuori da tutto. Non so se il settimo posto sarà sufficiente. Quota Europa? Dipende quale. In ogni caso cercheremo di battagliare, ma quanto ho visto nel secondo tempo non fa parte del nostro DNA”.
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