Bologna-Milan 1-1, Napoli-Verona 0-0: questi i risultati dei due anticipi pomeridiani del sabato, validi per la 30^ giornata del campionato di Serie A.
Ore 15.00 – Bologna-Milan 1-1
Dopo la settimana europea, la Serie A riparte con le gare del sabato pomeriggio; si inizia al ”Dall’Ara” con la sfida tra il Bologna che insegue un posto in Europa, e il Milan in piena corsa per la conquista di un posto in Champions League.
La partita
Thiago Motta deve rinunciare forzatamente a Orsolini squalificato e Soriano infortunato, davanti ripropone Barrow punta con Aebischer, Sansone sulla trequarti. Pioli attua un turnover in vista del ritorno dei quarti di Champions, conferma il solo Maignan tra i pali, in attacco da ancora una chance a Origi supportandolo con il trio Saelemaekers-De Ketelaere-Rebic, in mediana Pobega e Vranckx.
Massa da il fischio di inizio e dopo una manciata di secondi, 34, padroni di casa subito in vantaggio: Posch sulla destra sfugge a Rebic e dalla linea di fondo scarica rasoterra a centro area dove Sansone anticipa Kalulu, trova la conclusione che batte Maignan. Il Milan colpito a freddo, cerca da subito la reazione, al 3° è Vranckx a provare dalla distanza, poi tocca a Rebic concludere di testa centralmente al 20°, al 22° ci prova Florenzi che impegna Skorupski con una punizione dal limite. Il Bologna sembra subire troppo l’iniziativa del Milan e al minuto 40 la squadra di Pioli pareggia: è Pobega a sfruttare la respinta corta della retroguardia rossoblù con un bel “mancino” da fuori che tocca il palo e finisce in rete.
Nella ripresa la gara riprende sulla falsa riga del primo tempo, inizia meglio il Milan che con il passar dei minuti però perde un po’ di smalto e il Bologna prende campo e costringe i rossoneri ad abbassarsi. Pioli ricorre ai cambi e con l’inserimento di Leao, subentrato ad uno spento Origi, crea non poche preoccupazioni alla retroguardia del Bologna che stenta a fronteggiarlo; sulla fascia del portoghese nascono le occasioni di Pobega e di Brahim Diaz vanificate a fatica dai difensori di Thiago Motta. Il Bologna non impensierisce mai Maignan e nel finale rischia la beffa quando Lucumi’ in area tocca con la mano con il braccio largo ma sia Massa che la VAR non considerano il fallo punibile con il rigore.
Finisce 1-1 con i gol di Sansone e Pobega, Bologna e Milan si dividono così la posta in palio. In attesa delle altre gare i rossoblù appaiano la Juventus a quota 44, mentre i rossoneri, in attesa del ritorno dei quarti di finale contro il Napoli, raggiungono la Roma al terzo posto a quota 53.
Il tabellino
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Soumaoro, Lucumì, Kyriakopoulos; Dominguez, Schouten (dall’85’ Medel); Aebischer (dal 73′ Moro), Ferguson, Barrow (dal 73′ Lykogiannis); Sansone (dal 57′ Zirkzee). A disp.: Bardi, Ravaglia, Sosa, Bonifazi, Pyyhtia, De Silvestri, Amey. All.: Thiago Motta.
Milan (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (dal 57′ Calabria), Kalulu, Thiaw (dall’81’ Gabbia), Ballo-Tourè; Vranckx, Pobega; Saelemaekers (dal 57′ Messias), De Ketelaere (dal 70′ Brahim Diaz), Rebic; Origi (dal 70′ Rafael Leao). A disp.: Mirante, Tatarusanu, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez, Tonali, Bennacer, Bakayoko, Adli, Krunic, Giroud. All.: Pioli.
Marcatori: 1′ Sansone, 40′ Pobega
Arbitro: Massa di Imperia
Ammoniti: Florenzi, Posch, Dominguez, Calabria, Pobega, Vranckx, Kyriakopoulos
Le dichiarazioni post partita
MOTTA: “Mi stupiscono molto i commenti di Marelli, non sono rigori quegli episodi del Milan. Il braccio di Lucumi prima il pallone prende il corpo,se fischiamo il rigore su Rebic dobbiamo cambiare qualcosa e non rispettiamo lo spirito del gioco del calcio. Alla fine l’arbitro ha fatto una buona partita. Nel primo tempo abbiamo avuto difficoltà abbassandoci troppo, non era facile da gestire alcuni movimenti del Milan. Abbiamo cercato di abbassarci il meno possibile per giocare meglio dopo, nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Abbiamo potuto competere contro una squadra forte come il Milan. Il pari giusto, adesso pensiamo a riposarci e alla prossima partita contro l’Hellas. Il Milan parte da un 4-2-3-1 e si trasforma in attacco. Abbiamo fatto bene, meglio nel secondo tempo controllando il gioco”
PIOLI: Sull’approccio: “E’ lì lo snodo della partita. Abbiamo fatto bene per cercar di vincere la partita, abbiamo impedito di fare tutto al Bologna. Subire un gol così è stato un grave errore, e dopo non siamo stati lucidi”. Sulla prestazione: “Soddisfatto per come si sono fatti trovare i ragazzi, se ho fatto questa scelta è perché li vedo tutti i giorni e conosco le loro qualità, ma dovevamo vincere. Tutto andrà sulla partita di Napoli che può determinare un momento importante della nostra stagione”. Se il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno: “E’ tutto pieno per la prestazione. Quando la squadra subisce poco, crea molto… è pieno. Ma la classifica vogliamo migliorare e dispiace non esserci riusciti. Ma la squadra sta bene, ora vogliamo dare tutto per questa partita con il Napoli”. Sugli errori: “A volte avevamo riempito bene l’area ma la palla non era data con il tempo giusto, poi il contrario, soprattutto nel secondo tempo. Sono situazioni che ci stanno penalizzando un po’ troppo e per quanto creiamo e per quanto poco subiamo, le ultime partite le dovevamo vincere”.
Ore 18.00 – Napoli-Verona 0-0
Al “Maradona” il Napoli, 2 sconfitte nelle ultime 3 gare casalinghe, a caccia di punti per chiudere il discorso scudetto, affronta il Verona, reduce dal successo sul Sassuolo che ha ridato speranze per il discorso salvezza.
La partita
Spalletti, in vista del ritorno dei quarti di Champions League contro il Milan, cambia molto e punta in avanti sul tridente Politano-Raspadori-Lozano, schiera Demme in cabina di regia e Juan Jesus in difesa, mentre Olivera fa tirare il fiato a Mario Rui sull’out di sinistra.
Zaffaroni punta in avanti sulla coppia Lasagna-Gaich con Duda a sostegno, prima da titolare in mediana per Abildgaard, Dawidowicz, Ceccherini e Hien compongono la linea difensiva a 3.
Gli azzurri già dal fischio d’inizio dominano il gioco ma faticano a trovare spazi praticabili per offendere il Verona. La squadra di Zaffaroni si difende con ordine, tiene bene le distanze e riparte quando gli si crea l’opportunità appoggiandosi sulla profondità creata a turno da Lasagna o Gaich. Non troppi gli episodi degni di nota della prima frazione di gioco, da registrare al 20° minuto la rete annullata da La Penna al Napoli (autogol di Gaich) per fuorigioco di Olivera, mentre al 28° i gialloblu si rendono pericolosi in ripartenza con Lasagna che impegna Meret con un tiro dai 20 metri.
I primi 45 minuti di gioco si concludono con l’80% di possesso palla a favore del Napoli ma a reti inviolate. Si ritorna in campo con gli stessi undici del primo tempo, la gara riprende così come si era interrotta con il Napoli sempre in difficoltà nel trovare velocità di gioco e spazi e il Verona che si difende con ordine. Dopo la prima ora di gioco Spalletti comincia a calare le sue carte migliori, inizia con Kvaratskhelia al posto di Lozano, poi Zielinski per un deludente Demme, ma la gara non cambia. Si cercano ancora soluzione e si procede con Lobotka che subentra a Elmas e Raspadori che lascia il campo ad Osimhen, sarà proprio lui a dare l’unico scossone degno di nota della ripresa per il Napoli, con una conclusione che si stamperà sulla traversa. Il Verona però resiste e rischia addirittura di portarsi a casa i 3 punti quando Verdi lancia Ngonge in campo aperto che a tu per tu con Meret spedisce sul fondo.
Finisce 0-0, per il Verona un punto d’oro e Spezia a 3 punti, per il Napoli ancora un passo falso in casa (1 vittoria 2 sconfitte ed 1 pari nelle ultime 4 gare) in attesa del Milan in Europa e la Juventus nel prossimo turno di campionato.
Il tabellino
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Demme (64′ Zielinski), Elmas (72′ Lobotka); Politano (84′ Zedadka), Raspadori (72′ Osimhen), Lozano (64′ Kvaratskhelia). All. Spalletti.
VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Hien, Ceccherini (65′ Coppola); Faraoni (69′ Terracciano), Tameze, Abildgaard, Depaoli; Lasagna (87′ Ngonge), Duda (69′ Verdi); Gaich (65′ Djuric). All. Zaffaroni.
Arbitro: La Penna
Ammoniti: Ceccherini (V), Terracciano (V), Dawidowicz (V), Kvaratskhelia (N), Verdi (V)
Le dichiarazioni post partita
SPALLETTI: “Loro si sono sempre abbassati, quindi per forza devi avere una percentuale di passaggi corti alta per trovare il varco giusto, che però abbiamo visto poche volte. Il possesso va fatto con equilibrio, né veloce né lento. Quando vedi la possibilità dell’inserimento devi essere veloce. Vanno scelte bene le cose e ci si deve accorgere dove bisogna scalare lo spazio.” Sulla prossima gara di Champions: “Per andare a fare quella gara bisogna essere squadra in tutto. Una qualità che si ha solo essendo maturi e continui nell’atteggiamento. Non serve solo col Milan in Champions. All’andata, come abbiamo sbagliato una respinta e un soffocamento, loro ci hanno fatto gol.” Su Victor Osimhen: “Ha una struttura grazie alla quale gli puoi buttare la palla addosso e va a chiudere di testa, invece Raspadori ha una struttura differente. E’ un beniamino del pubblico e quando entra in campo, dà una ventata di entusiasmo a tutta la squadra. Sono giocatori che hanno troppe soluzioni per essere considerati normali”. Sul pubblico: “Per noi è fondamentale. Abbiamo fatto ottime partite fuori casa anche grazie a loro: dà tanta forza ad una squadra come la nostra, infatti con loro danno tutti di più. Oggi si sono fatti sentire, per esempio su qualche perdita di tempo. I nostri calciatori meritano l’incitamento di oggi per quanto fatto quest’anno. C’è grande affetto: forse troppo, ma è quello che si sente essendo tesserati del Napoli. Se centreremo l’impresa scudetto, rimarremo per sempre sui muri.”
ZAFFARONI: “Un punto che vale tantissimo per noi e la nostra classifica: è una grande iniezione di fiducia per il proseguo. Avremo un finale di stagione intenso e quindi questo è un risultato che ci deve dare grande morale”. “Occasione Ngonge? Una grandissima occasione indubbiamente, abbiamo preparato la partita in questo modo. Il Napoli è una grande squadra, con eccelse individualità e grande organizzazione di gioco: sapevamo che dovevamo afre una gara di grande attenzione e intensità, ma soprattutto prevalentemente difensiva. La cosa positiva è che siamo ripartiti sempre quando potevamo: questa grande occasione nel finale è stata enorme, ma siamo molto soddisfatti di questa partita”. “Difesa a 4? Il concetto fondamentale è rispettare molto il Napoli siccome ha sempre messo sotto tutte le squadre in Italia ed Europa – ha proseguito – La decisione di Lasagna da quella parte è perché lui è in grado di afre questo tipo di partita: sapevamo che era necessario difendersi oggi molto più bassi rispetto a quello che facevamo di solito. Serviva gamba per poi riproporsi e ripartite: Lasagna in questo è stato bravissimo anche quando c’era la possibilità di ripartire. Noi dobbiamo avere la mentalità di lottare fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata; in un percorso come il nostro la sconfitta di Genova ci può stare, visto che ogni gara per noi è un po’ come se fosse l’ultima spiaggia. Questo ti porta via tante energie fisiche e nervose”.
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