E’ stato reso noto oggi che, su richiesta della Procura di Napoli, lo scorso 6 aprile il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione all’interno della sede della Turris, che milita in serie C, per acquisire il contratto del difensore Claudio Manzi .
L’operazione rientra nelle indagini disposte dalla Procura sull’acquisto di Victor Osimhen dal Lille da parte Napoli per 70 milioni.
I fatti
Victor Osimhen, acquistato dal Napoli nell’estate del 2020 dal Lille, è stata l’operazione più costosa sostenuta da Aurelio De Laurentiis. L’accordo per il trasferimento era stato trovato sulla base di 71 milioni di fisso (più 10 di bonus) così ripartiti: 50 milioni di cash più 20 in contropartita tecnica. Quattro i giocatori rientrati nella trattativa: il portiere greco Orestis Karnezis e i tre ragazzi della primavera Claudio Manzi, Luigi Liguori, Ciro Palmieri.
La perquisizione della Guarda di Finanza nella sede del club di Torre del Greco, era finalizzata all’acquisizione di documenti in grado di far luce sul reale valore di mercato di Manzi, ora alla Virtus Entella
Classe 2000, Claudio Manzi, allora capitano della primavera del Napoli, era stato ceduto al Lille nella finestra di mercato post covid nel 2020. Nella stessa sessione i francesi lo girano subito in prestito alla Fermana. Solo un anno più tardi, scaduto il contratto con il Lille, il giocatore viene tesserato a parametro zero dalla Turris e quest’estate la Virtus Entella lo tessera da svincolato.
La Procura di Napoli lo scorso gennaio ha chiesto una proroga di indagini per approfondire l’eventualità di plusvalenze ottenute attraverso la sopravvalutazione anche degli altri calciatori ceduti dal Napoli nella compravendita dell’attaccante nigeriano.
L’intervista di Liguori a La Repubblica
Già nel 2021 Luigi Liguori, altro giovane inserito dal Napoli nella valutazione di Osimhen, aveva raccontato in un’intervista a La Repubblica alcuni retroscena dell’operazione che lo aveva portato al Lille con una valutazione di 4 milioni di euro.
“Giocavo in prestito alla Fermana, in Serie C. A giugno mi chiamò il Napoli ci ha offerto due opzioni: potevo rinnovare per un anno e restare, o accettare di andare al Lille e firmare per tre anni, entrando nell’operazione Osimhen. Io ho accettato. Il 30 giugno abbiamo firmato con il Lille. Però non siamo mai andati a Lille. Nemmeno per firmare. Hanno mandato i contratti a Napoli e abbiamo firmato a Castel Volturno. Abbiamo chiesto allora di poter restare un altro anno in Italia in prestito. Finito il prestito, il Lille mi ha mandato una comunicazione dicendo che il 1° luglio tutti e tre noi contropartite dell’affare Osimhen dovevamo essere da loro. Ma noi non volevamo più andare in Francia, allora ci hanno proposto di lasciare sul tavolo i due anni di contratto e accettare una buonuscita. A Napoli ci hanno detto solo: ‘il Lille vuole tre giovani e noi abbiamo pensato a voi’. Poi col passare delle settimane abbiamo scoperto tutto, ma ormai eravamo coinvolti, non potevamo più fare nulla. Io ero stato valutato 4 milioni di euro. Mi fa rabbia. Non poca, tanta rabbia. Abbiamo scoperto che non era un’operazione fatta per noi, per il nostro futuro. Era per altro. Con gli altri due ragazzi coinvolti nell’operazione ci sentiamo spesso e tra di noi ci diciamo: noi avevamo tre anni di contratto. Ci siamo bruciati per “colpa” del Napoli. Perché noi non sapevamo nulla”.
Leave a comment