di Emanuele Tonini – La Juventus riprende con una vittoria, ripartendo da dove aveva interrotto prima della sosta per la nazionale. Ne fa le spese il Verona che, seppur terzultimo in classifica, scende in campo senza alcun timore reverenziale. Di fronte all’ospite d’eccezione Alessandro Del Piero, accolto dall’ovazione dello Stadium, i bianconeri centrano tre punti fondamentali che, in attesa del match di domani sera al Maradona tra Napoli e Milan, si portano momentaneamente a 4 punti dalla zona Champions.
L’11 di Allegri tornerà in campo martedì sera per la semifinale di andata di Coppa Italia contro l’Inter sconfitta nel pomeriggio dalla Fiorentina (0-1).
La partita
Nella Juve Milik torna tra i titolari dopo 2 mesi di stop per infortunio, al suo fianco Allegri sceglie Kean, e la scelta si rivelerà azzeccata visto il gol decisivo proprio del numero 18. A centrocampo, Barrenechea, schierato nel ruolo di mezzala, sostituisce Rabiot assente per squalifica.
Sono i veneti a creare la prima vera occasione della partita con un diagonale di De Paoli al quarto d’ora che lambisce di poco il palo. Lo spavento sveglia i bianconeri dal torpore iniziale, la reazione è nella punizione di Cuadrado che finisce di poco alta sulla traversa. Al 29’ altra occasione su punizione, questa volta è Danilo ad andare al tiro, ma De Paoli devia. Ci riprova Cuadrado ma Montipò neutralizza. Il secondo tempo si apre con il gol Moise Kean che al 10’ risolve la partita, finalizzando triangolazione avviata da Miretti – subentrato a Barrenechea – e rifinita da Locatelli.
I festeggiamenti per il gol costano cari all’attaccante: ammonito dall’arbitro Marchetti salterà per squalifica la gara contro la Lazio nel sabato di Pasqua. Il giallo da l’occasione ad Allegri di sostituire sia lui sia Milik per Vlahovic e Di Maria, prima di avvicendare anche Kostic a Cuadrado. Zaffaroni risponde con un triplice cambio: fuori Veloso, Ceccherini e De Paoli, dentro Verdi, Cabal e Doig.
Al 70’ Szczesny è costretto a uscire sui piedi di Lasagna. La Juve potrebbero raddoppiare: prima Di Maria non trova il tempo giusto, poi Bremer da pochi passi manca la deviazione decisiva. Occasione anche per il Verona che con Terracciano calcia da fuori area un pallone velenoso, Szczesny lo vede all’ultimo, si tuffa e salva il risultato.
Dopo 5 minuti di recupero, la partita si chiude con la vittoria della Juventus: il tour de force di aprile inizia nel migliore dei modi.
Il tabellino
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny;Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado (66’ Kostic), Fagioli, Barrenechea (46’ Miretti), Locatelli, De Sciglio; Kean (60’ Vlahovic), Milik (60’ Di Maria). Allenatore: Allegri.
VERONA (3-4-1-2): Montipò; Davidowicz, Ceccherini (68° Cabal), Magnani, Faraoni (81’ Terracciano), Tameze, Veloso (67’ Verdi), De Paoli (68’ Doig); Duda; Lasagna (77’ Ngonge), Gaich. Allenatore: Zaffaroni.
ARBITRO: Marchetti
MARCATORI: Kean (J) al 55’
AMMONITI: Kean (J), De Paoli (V), Gaich (V)
Le dichiarazioni post partita
Allegri: “Vinta una partita bastarda. Sono andato via perché dovevamo fare il 2-0. La gara dopo la sosta è sempre complessa, bravi i ragazzi a portarla a casa. Secondo tempo migliore del primo. Le difficoltà ci hanno impedito di disputare una bella gara. Il Verona ti fa giocare male, ti fa correre e noi invece abbiamo iniziato a giocare la palla dopo i primi 20 minuti. Dopo l’1-0 non abbiamo fatto il secondo, negli ultimi 10 minuti potevamo chiudere l’azione senza farli avvicinare all’area. Bisogna migliorare ma i ragazzi lo sanno. Era importante vincere oggi per iniziare bene, anche in vista dell’Inter in Coppa Italia e della Lazio sabato prossimo“. Su Kean e Vlahovic: “Kean è cresciuto molto come gli altri, chi gioca nella Juve sarà il futuro della Nazionale, se non immediatamente, nel prossimo futuro. Vlahovic dall’esterno è visto come il giocatore che deve risolvere la partita entro pochi minuti. Non è così e soprattutto è molto migliorato, soprattutto sotto il profilo tecnico. Deve stare sereno perché può solo migliorare”.
Zaffaroni: “Siamo mancati negli ultimi metri, ma la prestazione c’è stata. Nella fase di finalizzazione, negli ultimi metri ci manca ancora un po’ di convinzione e rabbia, perché credo di poter dire che abbiamo creato dei seri presupposti per fare gol. C’è questo rammarico. Dal punto di vista della prestazione, i ragazzi sono stati bravi soprattutto nel primo tempo, quando abbiamo giocato alla pari, poi nel secondo tempo c’è stato il grande gol loro e abbiamo cercato in tutti i modi di pareggiare. C’è rammarico, abbiamo fatto un’ottima prestazione, ma non siamo riusciti a portare via punti“.
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