di Emanuele Tonini – I bianconeri fanno doppietta sull’Inter (2-0 all’andata) e grazie al gol di Kostic si porta a sette punti dal quarto posto. Se i 15 punti di penalizzazione venissero cancellati, i bianconeri si ritroverebbero secondi in solitaria a 56 punti. La squadra di Inzaghi colleziona la nona sconfitta in campionato, la prima al Meazza. Le due squadre torneranno a sfidarsi ad aprile nella doppia semifinale di Coppa Italia. Il gol della vittoria bianconera, è stato a lungo contestato per un fallo di mano di Rabiot. Dopo un lungo check, il VAR non ha ravvisato gli estremi del tocco e quindi ha convalidato la rete.
La partita
Assenti Bastoni, Skriniar e Gosens, Inzaghi è costretto a reinventare la difesa a tre con Darmian, Acerbi e De Vrij; Brozovic preferito a Mkhitaryan in cabina di regia. Allegri conferma Gatti nei 3 dietro, De Sciglio al posto di Cuadrado esterno alto a centrocampo e schiera Soulé subito dietro all’unica punta Vlahovic, lasciano in panchina Di Maria e Chiesa.
L’Inter parte forte e Barella si presenta subito scaldando i guantoni a Szczesny che riesce a deviare in angolo la conclusione. Il portiere si ripete poco dopo su un filtrante di Lukaku. Dopo la sfuriata iniziale, la Juve prende le misure all’avversario e inizia a giocare. Vlahovic lotta mentre negli avversari Lautaro è assente ingiustificato. Alla prima vera occasione i bianconeri passano in vantaggio. Su una ripartenza della Juve, Rabiot sembra toccare di braccio nell’uno due con Vlahovic, palla nuovamente al francese che pennella un assist al bacio per Kostic che con un diagonale perfetto fulmina Onana. Occorrono 3 minuti al VAR Mazzoleni per decidere sul presunto fallo con il braccio di Rabiot, ma da Lissone non ravvisano nessun tocco e il gol viene dunque convalidato. A questo punto la partita si scalda, gli animi si accendono sia sugli spalti, sia in campo tra Bremer e Lukaku, mentre Barella e Gatti vengono ammoniti. L’Inter colpita dal gol, prova a fare la partita, con i bianconeri che scelgono di lasciare l’iniziativa ai padroni di casa, restando dietro la linea della palla e provare a ripartire. E’ proprio su una di queste ripartenze, che la Juve rischia il raddoppia, ma questa volta Kostic è anticipato d Barella che salva in maniera provvidenziale. Il primo tempo si chiude con gli ospiti in vantaggio per 1-0, e con la reazione dell’Inter che si limita ad un colpo di testa di Lukaku.
La ripresa inizia senza cambi, l’Inter prova a fare la partita ma senza la giusta cattiveria. La Juve controlla senza particolari affanni e quando riparte in contropiede mette i brividi alla difesa nerazzurra. Ci prova Locatelli il cui tiro viene respinto in due tempi da Onana. Inzaghi inizia la girandola dei cambi: fuori Dimarco per D’Ambrosio e l’ammonito Barella esce molto contrariato lasciando il posto a Mkhitaryan. Allegri corre ai riparti, inserendo Chiesa al posto di Soulé. L’ex viola entra per cercare di pungere in contropiede e anche per cercare di schermare Brozovic. Le sostituzioni dell’Inter non danno i risultati sperati, senza spinta sugli esterni i padroni di casa faticano a creare pericoli alla difesa bianconera. L’unico tentativo dell’Inter è in una punizione di Calhanoglu che non impensierisce Szczesny. E’ la Juventus anzi a sfiorare il raddoppio con Chiesa. Inzaghi tenta il tutto per tutto, inserisce Correa e Dzeko per Darmian e Lukaku e passa al 4-2-1-2, mentre Chiesa è costretto a lasciare il campo dopo un quarto d’ora dal suo ingresso per un problema al ginocchio. Al suo posto dentro Paredes. L’ultimo pericolo degli uomini di Inzaghi è un tiro alto di Mkhitaryan. L’arbitro Chiffi decide per 5 minuti di recupero che diventano 7, ma nell’extra time non succede più niente se non scaramucce tra i giocatori che costano il rosso a D’Ambrosio e Paredes.
Il tabellino
INTER-JUVENTUS 0-1
INTER (3-5-2): Onana; Darmian (79° Correa), De Vrij, Acerbi; Dumfries (83° Bellanova), Barella (63° Mkhitaryan), Brozovic, Calhanoglu, Dimarco (63° D’Ambrosio); Lukaku (79° Dzeko), Lautaro. Allenatore: Inzaghi.
JUVENTUS (3-5-1-1): Szczesny; Danilo, Bremer, Gatti; De Sciglio (75° Cuadrado), Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Soulé ( 66° Chiesa, 83° Paredes); Vlahovic. Allenatore: Allegri.
ARBITRO: Daniele Chiffi
MARCATORI: Kostic (J) al 23
AMMONITI: Barella (I), Gatti (J), Rabiot (J), Danilo (J).
ESPULSI: D’Ambrosio (I), Paredes (J).
Le dichiarazioni post partita
INZAGHI – “Gol inammissibile in tempo di VAR. E’ una mancanza di rispetto. Dicono che non ci sono immagini e io ne ho viste almeno venti. Non lo posso accettare, è troppo grave quanto successo. C’è grandissima amarezza come è giusto che sia per una sconfitta arrivata in questo modo. Parlare della partita mi è difficile. Oggi le sbavature sono state della terna arbitrale, non dei nostri calciatori”. Sulla partita: “Abbiamo fatto tante partite contro la Juventus e sapevamo che le loro ripartenze erano pericolose. Abbiamo sbagliato più del solito tecnicamente, ma siamo rimasti in partita nonostante l’episodio: parliamo di una gara palesemente viziata che ci rallenta in classifica e nella corsa alla Champions League. Nelle ultime partite ho cambiato modulo per recuperare lo svantaggio con Correa, ma il nostro modulo è il 3-5-2. La squadra aveva approcciato bene, come una finale, in quanto all’atteggiamento non ho nulla da dire“.
ALLEGRI – “Arbitri? non ne parlo mai, altri invece… Le decisioni dell’arbitro vanno accettate. All’andata con l’Inter ci hanno annullato un gol per un presunto fallo di mano, parliamo di calcio non di arbitro. Stasera sul gol di Rabiot non so, ma è un caso quasi soggettivo, con la Salernitana ci è stato annullato un gol. Io non commento mai episodi arbitrali, è inutile che mi fate domande su questo argomento. Noi siamo gli unici che non brontoliamo sugli arbitri e infatti sono andato via per non fare casino, io non ho mai parlato degli arbitri, così li aiutiamo. Sono uscito dal campo 5 minuti prima per non farmi squalificare“. Poi prosegue: “Abbiamo fatto una buona pressione in avanti concedendo poco o nulla all’Inter, ma anche fatto errori nella scelta del passaggio. Ci siamo regalati una sosta serena, la squadra sta crescendo. Stasera siamo riusciti a vincere una partita difficile, fisica. La squadra ha giocato bene. La squadra è rimasta serena e tranquilla, i ragazzi mi hanno regalato una bella sosta“.
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