Già dimenticati gli scandali del Mondiale in Qatar. Gianni Infantino è stato rieletto per acclamazione alla presidenza della Fifa nel corso del 73esimo congresso della federazione internazionale, che si è svolto a Kigali, in Ruanda. Il dirigente italo-svizzero, che era l’unico candidato in corsa, ha ottenuto il sostegno di tutte le 211 federazioni affiliate e ha ringraziato commosso i delegati presenti.
Infantino guida la Fifa dal 2016, quando subentrò a Sepp Blatter dopo lo scandalo delle tangenti che coinvolse diversi esponenti dell’organismo mondiale del calcio. Da allora, ha portato avanti una serie di riforme e innovazioni, tra cui il nuovo format del Mondiale a 48 squadre dal 2026, la creazione del Mondiale per Club a 32 squadre dal 2025, la promozione del calcio femminile e lo sviluppo del VAR.
Nel suo discorso di insediamento, Infantino ha sottolineato i risultati ottenuti dalla sua gestione, tra cui l’aumento dei ricavi da 6,4 a 7,5 miliardi di dollari e il miglioramento della trasparenza e della governance. Ha anche annunciato alcuni progetti per il futuro, come la creazione di una Lega Mondiale delle Nazioni e la candidatura congiunta di Marocco-Algeria-Tunisia per ospitare il Mondiale 2030.
Infantino ha ribadito il suo impegno a servire la Fifa e il calcio in tutto il mondo con passione e dedizione. Ha chiesto ai membri della federazione di lavorare insieme per affrontare le sfide poste dalla pandemia e per rendere il calcio più inclusivo e sostenibile. Ha concluso con un messaggio di speranza: “Il calcio può cambiare il mondo in meglio. Lo faremo insieme“.
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