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UCL: 0-0 con il Tottenham e i rossoneri volano ai quarti dopo 11 anni

Prosegue il sogno europeo grazie alla vittoria dell’andata

di Antonio Frateiacci – Il Milan si qualifica ai quarti di finale di Champions League e torna fra le prime otto d’Europa dopo ben undici anni dall’ultima volta. Agli uomini di Pioli basta un pari a reti bianche per eliminare il Tottenham di Antonio Conte e proseguire il sogno europeo in virtù della vittoria di misura nell’andata a San Siro firmata Brahim Diaz. I rossoneri si aggiungono a Benfica, Chelsea e Bayern Monaco e aspettano di conoscere le altre quattro squadre che supereranno il turno la prossima settimana. Una gara, quella tra gli Spurs e i Diavoli, tutt’altro che ricca di emozioni con i milanisti attenti a fermare ogni possibile iniziativa dei padroni di casa, senza rinunciare a offendere. Ne viene fuori anche qualche palla gol come nell’occasione del palo di Origi. L’espulsione dell’ex atalantino Romero nel finale regala ai rossoneri la superiorità numerica che sancisce il passaggio del turno.

La partita

Il Milan parte con l’atteggiamento giusto aggredendo alto e provando a sfruttare tutti gli spazi concessi dai padroni di casa. Al 18′ Messias ha la grande occasione di sbloccare la gara, ma l’ex Crotone non sfrutta a dovere gli sviluppi di un calcio piazzato e spara a lato. I padroni di casa ci provano con il possesso palla ma risultano sterili negli ultimi metri. La prima palla-gol per gli Spurs arriva al 35′: il tiro-cross di Kane viene deviato da Thiaw, bravo e reattivo Maignan che di piede evita l’autorete. Conte non riesce ad accendere i suoi esterni Son e Kulusevski e la prima frazione si chiude senza reti.

A inizio ripresa gli inglesi provano ad alzare la pressione: l’effetto non è quello sperato, tant’è che arriva un’altra occasione per gli ospiti. Questa volta è Brahim Diaz a tentare la via del vantaggio ma trova Forster a negargli la gioia del gol. Con il passare dei minuti gli Spurs aumentano l’intensità ma, nonostante i rossoneri sembrano soffrire le folate avversarie, rimangono pericolosi nelle ripartenze. Al 67’ Giroud impegna di nuovo Forster. Quando manca un quarto d’ora al novantesimo Romero, già ammonito, stende Teho lanciato a campo aperto: secondo giallo e Tottenham in dieci. Nonostante l’inferiorità numerica, i padroni di casa hanno l’opportunità di pareggiare i conti con l’andata: Kane gira di testa da pochi metri, Maignan si supera e devia a lato. Sul capovolgimento di fronte è Origi ad avere la palla per chiudere la contesa ma il belga colpisce il palo alla sinistra di Forster. 

Il tabellino

Tottenham-Milan 0-0

Tottenham (3-4-2-1): Forster; Romero, Davies, Lenglet; Royal (25′ st Richarlison), Skipp, Hojbjerg, Perisic(8′ st Porro); Kulusevski (38′ st Sanchez), Son; Kane. Allenatore: Antonio Conte.

Milan (3-4-2-1): Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori; Messias (12′ st Saelemaekers), Tonali, Krunic, Hernandez; Diaz (36′ st Bennacer), Leao (44′ st Rebic); Giroud (36′ st Origi). Allenatore: Stefano Pioli.

Arbitro: Turpin (Francia)

Ammoniti: Lenglet (T), Thiaw (M), Skipp (T)

Espulsi: Romero (T) somma di ammonizioni

Le dichiarazioni del post partita

PIOLI “Avevo chiesto alla squadra di giocare con personalità, non abbiamo mai mollato, è un turno meritato per come abbiamo giocato le due partite. Dobbiamo fare un passo alla volta, era importante superare i gironi per fare meglio dell’anno scorso, era importante superare gli ottavi e adesso aspetteremo il sorteggio. Prenderemo una grande squadra ma era una grande squadra anche il Tottenham, ma ce la giocheremo. Ora torniamo sul campionato, dove siamo un po’ in ritardo e l’obiettivo è fare più punti possibile. Siamo molto contenti, ci tenevamo molto al passaggio del turno. Sognare è bello e aiuta a lavorare meglio. Ora concentriamoci sul campionato e poi torneremo a pensare alla Champions. Mi piace pensare che di impossibile nello sport non ci sarà nulla. Poi chiaro, rimarranno solo le più forti d’Europa e le difficoltà aumenteranno, ma sono sicuro che tutte le esperienze fatte in Europa, soprattutto quelle negative, ci hanno aiutato a salire di livello. Adesso dobbiamo approfittare di queste esperienze positive per crescere in autostima e giocarci i quarti con convinzione e con fiducia”.

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