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Esclusiva ex arbitro Gavillucci: “Serra ingiustificabile, Mou? Basta sceneggiate”

Il quarto uomo viene registrato solo quando parla con l’arbitro

di Antonio Frateiacci – Quello che è successo tra Josè Mourinho e il quarto uomo Marco Serra in Cremonese-Roma sta continuando a tenere banco. Il tecnico della Roma ha addirittura dichiarato di voler querelare il fischietto torinese. Intanto il designatore Gianluca Rocchi ha deciso di “bocciare” sia Serra sia Marco Piccinini (arbitro di Cremonese-Roma) non assegnandogli alcuna gara nella prossima giornata. Per capirne di più abbiamo raggiunto in esclusiva l’ex arbitro di Serie A Claudio Gavillucci.

Che idea si è fatto della vicenda Mourinho-Serra?– “Sono uno strenuo sostenitore della classe arbitrale e dei miei colleghi. Ho sempre cercato di trovare un giusto motivo, perché c’è sempre un giusto motivo a un errore che può commettere un arbitro in campo: che sia un calcio di rigore, un cartellino rosso, un mancato fischio. Però, per quanto riguarda i comportamenti sono un po’ più intransigente. Al di là di quello che possa aver provocato la reazione di Serra, ci sono dei ruoli che vanno rispettati: l’arbitro non può mai superare determinati limiti nell’esercizio delle sue funzioni. Detto questo, fino a quando non sentirò con le mie orecchie quello che realmente è stato detto dal collega per me non è successo niente. Certo che il labiale lascia poco margine all’immaginazione ma la prova provata non l’abbiamo. In generale dico che – qualora dovesse essere successo realmente quello che tutti stanno raccontando – non c’è giustificazione al comportamento di Serra. Non c’è provocazione che possa giustificare una reazione del genere: in quel momento l’arbitro è un pubblico ufficiale. Ha una responsabilità, non solo tecnica, ma anche etica e morale e non può scendere al livello di comportamento bassissimo che Mourinho ha mantenuto dalla prima all’ultima gara in cui è in panchina da quando è tornato in Italia“.

La procura ha aperto un fascicolo  – “Ho sentito che stanno cercando di reperire le registrazioni. Allora vi dico che le registrazioni audio al quarto uomo non vengono fatte, a meno che non abbia il microfono aperto. Il quarto uomo viene registrato soltanto nel momento in cui spinge il pulsante e parla con l’arbitro. Quindi probabilmente se riterranno necessaria l’acquisizione delle registrazioni potranno sentire solamente il momento in cui Serra chiama Piccinini per far allontanare Mourinho, ma nel momento in cui il quarto uomo parla con le panchine durante la gara non viene registrato. Per il resto credo che più che la procura la riflessione la debba fare l’organo tecnico su quello che è stato il comportamento del collega”.

Quali provvedimenti potrebbe prendere il designatore Rocchi nei confronti di Serra? – “Se fossi il designatore Rocchi mi arrabbierei molto con l’arbitro e se dovessi pendere per una riflessione più profonda la farei più per questi tipi di errori che quando si sbaglia un rigore. Si può sbagliare una decisione di gioco, non si può sbagliare atteggiamento quando si è fermi in mezzo al campo consapevoli del ruolo che si sta svolgendo. Il professionista non può permettersi di lasciarsi andare. Sicuramente nello specifico credo sia stato un gesto di stizza dovuto alle pressioni avute durante tutta la gara. Già in passato avevo denunciato il fatto che andare ad arbitrare le romane non era il massimo. Sarri nell’ultimo periodo ha un po’ aggiustato il tiro, ma anche lui fece delle dichiarazioni che hanno fatto sì che gli arbitri non fossero a proprio agio quando andavano ad arbitrare la Lazio. Quindi gli arbitri arrivavano all’Olimpico preparati, non prevenuti, a quello a cui andavano incontro. Detto questo non si può giustificare una reazione del genere da parte del quarto uomo”.

Serra non è stato designato per la prossima giornata – “Ripeto ciò che ho detto credo, la mancata designazione di Serra nella prossima la vedo come una punizione per il comportamento. Un quarto uomo che non sta correndo e che non è chiamato a prendere decisioni in frangenti di secondo non può e non deve avere quell’atteggiamento”. 

Terza espulsione per Mourinho in questa stagione – “Se da un lato credo che Mourinho possa essere considerato tra i numeri uno dei tecnici mondiali, non possiamo dire la stessa cosa dal punto di vista comportamentale. Vedere quelle scene ogni domenica all’Olimpico non è un bello spettacolo. Non è bello per chi va a vedere una partita e non vuole assistere a quelle sceneggiate. Che tra l’altro fanno perdere anche tempo di gioco visto che ogni volta l’arbitro deve andare a redarguire una serie di persone perché vede saltare fuori dalla panchina tutti i componenti dello staff tecnico della Roma. Onestamente pagare un biglietto per andare a vedere queste scene non è, secondo me, quello che vogliono i tifosi. Se da una parte condanno, qualora dovessero essere accertate le parole che sembrerebbero essere state dette dall’arbitro all’allenatore, alla stessa stregua dico che reputo che ci debba essere una presa di posizione da parte della società nei confronti del proprio allenatore. Gli andrebbe chiesto di limitarsi ad avere un comportamento idoneo. In Inghilterra non gli veniva permesso di fare queste sceneggiate. Purtroppo in Italia viene aizzato e spalleggiato dai media e dalla carta stampata e continua a fare cose che con il calcio c’entrano ben poco”.

Due giornate di squalifica a Mourinho – “A prescindere dalla squalifica del Giudice Sportivo, e secondo me due giornate sono anche poche, dovrebbe intervenire in maniera istituzionale la Federazione facendo un appello al buon senso oltre a quello che è l’aspetto sanzionatorio che riguarda la giustizia. Un appello affinché l’esempio non sia questo. Loro sono degli esempi per tanti ragazzi, poi non ci lamentiamo se nei campi di periferia i tifosi vengono alle mani. Perché se Mourinho, che fa l’allenatore di una squadra di Serie A, si lascia andare ad atteggiamenti e comportamenti del genere non da un buon esempio. Stiamo parlando pur sempre di una partita di calcio”.

E’ un caso che ogni volta che Mourinho protesta ha al suo seguito altri membri del suo staff? – “E’ una cosa studiata. Non si può pensare che siano cose improvvisate. Quello è un atteggiamento intimidatorio studiato a tavolino per creare pressione nei confronti dei direttori di gara e degli avversari. Posso anche comprendere che si voglia dare una scossa alla propria squadra avendo un atteggiamento del genere ma non può essere sistematico e non può essere ad uso e consumo della propria squadra cercando di distorcere la realtà dei fatti. Anche perché sistematicamente questi comportamenti vengono fuori quando la sua squadra non riesce a raggiungere il risultato desiderato. Non ho mai visto Mourinho espulso nel momento in cui la Roma stava vincendo”. 

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