L’Inter frena ancora e non va oltre lo 0-0 al Luigi Ferraris contro una attenta e ordinata Sampdoria. Un pareggio che poco cambia ai fini dello sprint scudetto che vede una maglia sola al comando, quella del Napoli che allunga a + 15, ma che spalanca la porta a vecchi malumori e nuovi nervosismi. La gara di ieri restituisce anche qualche certezza: l’11 di Inzaghi viaggia ancora in altalena e fatica oltremodo contro squadre di medio-bassa classifica.
Lenta, imprecisa, spesso frenetica, l’Inter tira venticinque verso la porta avversaria senza riuscire a segnare e allungando la scia di rimpianti. Dopo la 22^ giornata, se è vero infatti che i nerazzurri restano secondi, resta fallito il tentativo di staccarsi dal gruppone in corsa per un posto in Champions e di scrollarsi di dosso i difetti che la vittoria nel derby contro il Milan di appena una settimana fa sembrava aver risolto.
Riemergono dunque i consueti interrogativi su mentalità, sull’assenza di leadership all’interno del gruppo e su un nervosismo ormai evidente che porta a episodi come quello accaduto ieri tra Barella (non nuovo a certi atteggiamenti) e Lukaku. Il centrocampista ancora una volta si agita, gesticola e rimprovera platealmente i compagni, il belga non ci sta e prima dell’intervallo gli risponde per le rime “Basta, stai zitto. Non ti permettere!”.
La Samp, dal canto suo, avanza a quota 11 punti grazie al secondo risultato utile consecutivo dopo il rocambolesco pareggio della settimana scorsa contro il Monza. Nella gestione Stankovic, i blucerchiati sono ancora in attesa della prima vittoria, anzi del primo gol. A mettere un macigno ancora più grande sulle speranze di salvezza – distante ancora 8 punti – c’è anche la situazione societaria: se entro giovedì non arriveranno almeno una decina di milioni per saldare gli stipendi, scatterà una penalizzazione di 2 punti.
Il tabellino
Sampdoria – Inter 0-0
Sampdoria (3-4-1-2): Audero; Amione, Nuytinck, Murillo; Zanoli (40′ st Paoletti), Cuisance (14′ st Sabiri), Winks, Augello; Djuricic (27′ st Rincon); Gabbiadini (27′ st Murru), Lammers (40′ st Quagliarella). A disp.: Turk, Ravaglia, Ilkhan, Yepes, Malagrida, Ivanovic, Jesé. All.: Stankovic
Inter (3-5-2): Onana; Skriniar, De Vrij, Acerbi; Darmian (21′ st Dumfries), Barella (21′ st Brozovic), Calhanoglu, Mkhitaryan (45′ st Carboni), Gosens (1′ st Dimarco); Lautaro, Lukaku (21′ st Dzeko). A disp.: Handanovic, Cordaz, Bellanova, D’ambrosio, Zanotti, Bastoni, Gagliardini, Asllani. All.: S. Inzaghi
Arbitro: Maresca
Le dichiarazioni post partita
INZAGHI – “C’è delusione perché volevamo vincere. Non abbiamo sottovalutato la gara. L’abbiamo giocata con ordine, ma con tutto quello che abbiamo creato e prodotto il risultato doveva essere diverso. Questo risultato non ci soddisfa. Abbiamo trovato una squadra organizzata che ha corso tanto e chiuso gli spazi, ma noi dovevamo essere più bravi nelle finalizzazioni e nell’ultimo passaggio“. Sul rientro di Lukaku: “E’ partito bene e ci ha aiutato a tener palla e a farci salire facendo buone sponde. Ha fatto anche una bella girata che poteva essere importantissima. Sono contento della sua prova. Poi è calato e ho preferito restare con due attaccanti e non tre dopo qualche ripartenza della Samp”. Ridimensiona il litigio in campo tra Barella e Lukaku: “Sono cose di campo che non vorrei vedere assolutamente. Sono grandi amici e a fine gara erano seduti uno accanto all’altro in panchina. E’ una situazione subito rientrata”.
STANKOVIC – “E’ stata una partita molto intensa, bella, combattuta. Faccio i complimenti ai ragazzi, diamo continuità. Mi è dispiaciuto non aver parlato dopo Monza, ero triste per quell’episodio all’ultimo secondo, non avevo parole. Mi pento di non aver parlato e di aver fatto i complimenti ai ragazzi, ora ne colgo l’occasione. Questo punto è tutto merito loro, non è un momento facile ma noi lottiamo fino alla fine. Molto orgoglioso dello spirito di gruppo. Difficoltà a fare gol? Ce la stiamo mettendo tutta, le sto provando tutte. La difficoltà c’è, ma non dobbiamo abbatterci. Testa alta e non pentirci di non aver dato tutto”.”
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